"Mia madre aveva gli occhi azzurro cielo", l'esordio letterario di Maria Letizia Lemme, cenerentola dei giorni nostri

Maria Letizia Lemme

FERMO - “Mia madre aveva gli occhi azzurro cielo”, si intitola così il primo libro della fermana Maria Letizia Lemme edito dalla casa editrice Zefiro Lunedì 8 febbraio, giorno della pubblicazione, sarà anche l’occasione per conoscere virtualmente l’autrice e scoprire le emozioni che hanno contributo a dar vita al suo primo lavoro letterario.

Un romanzo, quello della Lemme, in parte autobiografico. Protagonista è Sara, una giovane donna alle prese coi fantasmi di un’infanzia nient’affatto semplice, segnata da solitudine, senso di abbandono, ristrettezze economiche e da quell’abuso subito che, dai substrati dell’inconscio, riaffiora. Poi, come per Cenerentola, la rivincita e la scoperta di un amore sincero.

Tra le pagine di “Mia madre aveva gli occhi azzurro cielo” si cela anche il dolore, quello per la perdita improvvisa della madre, apparentemente distante dalla figlia, i cui occhi Sara ritroverà ogni volta guardando il cielo. “Cominciai a scrivere, e lo feci dapprima per me stessa” spiega Maria Letizia Lemme per la quale carta e penna hanno avuto una funzione catartica. “Ciò che Sara ha vissuto, l’ho vissuto anche io, e - racconta l’autrice - ho sentito il desiderio di lanciare un messaggio di speranza, di forza, di resistenza. E, il modello che ho scelto di portare - fa notare la Lemme - è quello di una donna delle pulizie, poi diventata anche cuoca: segno che, per trovare la felicità, non occorre poi molto”.

Una sopravvissuta: così si definisce Maria Letizia. “Una donna - afferma - che ha ricevuto in dono la capacità di guardare il bicchiere sempre mezzo pieno, anche nel lutto che due anni e mezzo fa mi ha colpito”. Non è un caso, inoltre, che il libro esca proprio lunedì. “L’8 febbraio è nato mio figlio - spiega l’autrice - ed è anche il giorno in cui morì Madre Speranza, la cofondatrice dell’Opera Don Ricci, centro educativo per minori dove oggi, dopo esserne stata ospite io stessa, lavoro come educatrice”.

A far da contorno alle vicende di Sara, i Monti Sibillini, da Montefortino a Montemonaco, dalla Gola dell’Infernaccio all’Eremo di San Leonardo, tutti luoghi profondamenti amati dalla Lemme.

Parole di apprezzamento quelle che giungono dall’editore. “Continua - ha affermato Carlo Pagliacci - la scoperta delle “sensibilità letterarie” che Zefiro porta avanti sul piano della narrativa: dopo Samuela Baiocco e Oberdan Cesanelli, Maria Letizia Lemme rappresenta un’altra piacevole sorpresa. Un segnale di speranza in un periodo complicato e triste, sotto tanti punti di vista. L’unica consolazione è quel bicchiere mezzo pieno che Maria Letizia c’invita a considerare. E per Zefiro, continuare ad alimentare il soffio della creatività è l’unica direzione da percorrere”.

L’appuntamento con la Lemme e il suo “Mia madre aveva gli occhi azzurro cielo” è dunque per lunedì 8 febbraio alle ore 21.15. L’intervista, a cura di Francesco Moglianesi, avverrà tramite una diretta condivisa sul profilo Instagram di Zefiro Edizioni (https.//www.instagram.com/zefiro.edizioni/) nel corso della quale il pubblico potrà intervenire con domande e commenti.

Devi effettuare il login per inviare commenti

Annunci

Vai all'inizio della pagina
Preferenze Cookie
Le tue preferenze relative al consenso
Qui puoi esprimere le tue preferenze di consenso alle tecnologie di tracciamento che adottiamo per offrire le funzionalità e attività sotto descritte. Per ottenere ulteriori informazioni, fai riferimento alla Cookie Policy.Puoi rivedere e modificare le tue scelte in qualsiasi momento.
Analytics
Questi cookie ci permettono di contare le visite e fonti di traffico in modo da poter misurare e migliorare le prestazioni del nostro sito. Ci aiutano a sapere quali sono le pagine più e meno popolari e vedere come i visitatori si muovono intorno al sito. Tutte le informazioni raccolte dai cookie sono aggregate e quindi anonime.
Google Analytics
Accetta
Declina
Accetta tutti
Rifiuta tutti
Salva la corrente selezione