FERMO - Quale futuro si prospetta per l’area ex Ferrovia Adriatico Appennino di Fermo – Santa Lucia? Un processo architettonico partecipativo getta le basi per la riqualificazione di un’area cardine del tessuto urbano cittadino.
Nuovo appuntamento nell’ambito del ciclo “Laboratorio Stazione” promosso dalla sezione locale di Italia Nostra in collaborazione con Lorenzo Trentuno, laureando in Ingegneria Edile-Architettura presso L’Università Politecnica delle Marche. Il secondo incontro pubblico si terrà Venerdì 20 Maggio 2016, alle ore 18.00, presso la sala conferenze dell’Hotel Astoria a Fermo, in Viale Vittorio Veneto.
Dopo il primo incontro del ciclo, visto il grande interesse suscitato, nei mesi successivi si sono susseguiti dei colloqui più o meno formali con le varie istituzioni locali, con alcune Associazioni interessate e soprattutto con la cittadinanza. Sulla base di quanto emerso è stata avviata la progettazione, assieme al relatore prof. Arch. Paolo Bonvini.
Nello specifico, allo stato attuale la proposta prevede il restauro conservativo del fabbricato della stazione, al cui interno sarà ospitato, oltre ad un punto di accoglienza turistica, il Museo della Ferrovia e dei Trasporti, in cui saranno presentate con strumenti multimediali ed interattivi, immagini, testimonianze e cimeli della linea dismessa. Al piano superiore un ambiente sarà dedicato alla promozione delle eccellenze del territorio, che consentano al visitatore di scoprire le bellezze culturali, architettoniche e paesaggistiche della vallata del Tenna e dei Comuni attraversati un tempo dalla Ferrovia e, in futuro, da una pista ciclabile che ne segua in maniera più o meno fedele il percorso. Il piccolo chiosco sarà valorizzato e riportato alla sua funzione originaria. Nelle banchine adiacenti la stazione, ricreate rispettando le forme originali, potrà essere presente anche del materiale rotabile dell’epoca.
Nell’adiacente fabbricato che ospitava la direzione, è prevista la realizzazione di una biblioteca tematica, di un centro multimediale di documentazione storica e di una grande sala lettura a servizio degli studenti, in modo da creare un polo museale-tecnologico assieme al vicino Miti.
In adiacenza all’originale rimessa locomotori, della quale viene mantenuta la memoria, è prevista la realizzazione di una grande sala polivalente, di cui ad oggi i cittadini accusano la mancanza, che sia adibita ad assemblee studentesche, concerti, rappresentazioni teatrali e proiezioni cinematografiche. Ad esso viene affiancato un blocco di servizi basato sull’idea della flessibilità degli spazi, pertanto perfettamente adattabile a differenti situazioni quali laboratori, spazi di lavoro, piccole conferenze, mostre temporanee. L’obiettivo è quello di creare un grande polo culturale per la cittadinanza e a beneficio di tutto il territorio.
La progettazione architettonica sarà influenzata dalle tecniche costruttive dei manufatti originali e sfrutterà i materiali locali, in modo tale da integrarsi con il pregevole contesto che la circonda. Negli spazi aperti aree pavimentate saranno alternate a sistemi verdi.
Quale futuro si prospetta invece per il Tunnel in Viale Vittorio Veneto?
La progettazione è tutt’altro che terminata, pertanto chiunque fosse interessato ad approfondire la tematica o ad esprimere la propria opinione è invitato a farlo tramite i seguenti canali: e-mail:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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