FERMANO - Piace la montagna, sempre di più. E insieme alla sua capacità attrattiva, cresce la consapevolezza del turista, il suo rispetto per i luoghi e l'interesse per l'arte, la memoria e la bellezza che le nostre aree interne sanno custodire. Abbiamo concentrato il nostro focus su due realtà diverse, per offerta culturale e paesaggistica, ma accomunate da una determinazione nel perseguire quell'orizzonte offuscato dal sisma prima e dalla pandemia poi. Un orizzonte, però, che grazie all'impegno di Amministrazioni, associazioni e cittadini, è stato capace di tornare ad illuminarsi, soprattutto nei mesi più caldi dell'anno.
AMANDOLA
Partiamo da Amandola e dalla sua “estate a tutto tondo”, come la definisce il sindaco Adolfo Marinangeli. “C'è stato il pieno di turisti, con una grande affluenza degli stranieri, a partire da olandesi e francesi. Ci sono state tante manifestazioni e tutte con una grande risposta da parte della gente. Insomma, la montagna è stata piena ed il nostro ufficio turistico ha lavorato alla grande. Fino alla metà di agosto abbiamo avuto oltre 500 persone al museo di Amandola, un dato per noi incredibile”.
Sulla varietà di proposte messe in campo, Marinangeli spiega come l'obiettivo sia stato quello di riempire quasi tutte le serate, dalla metà di luglio alla festa del Beato Antonio con il concerto di Dodi Battaglia, passando per le collaborazioni con eventi e festival di grande spessore. “Abbiamo vissuto tutto nel rispetto del Covid e grazie al grande impegno di Pro Loco, associazioni e mondo del volontariato. Si è riscoperta quell'unione che qui può e deve fare la differenza”.
E se da un lato è doveroso rimarcare il gap dei posti letto rispetto alle richieste, dall'altro prosegue incessante il lavoro per incrementare un settore che sappia intercettare le esigenze contemporanee. “Penso al Turismo delle Terre Alte, con protagonista il Casale Grascette a quota 1.750 metri sopra il livello del mare. Nonostante siamo un po' indietro con permessi e autorizzazioni, puntiamo particolarmente su questo progetto: quel rifugio è una realtà e lo è anche in rapporto con i Comuni di Bolognola e Montefortino, con i quali speriamo di poter fare un accordo di collaborazione. È un progetto misto, che va dal trekking alle e-bike, sempre più richieste nella nostra zona e quasi introvabili nelle tre aziende che hanno aperto ad Amandola. Infine, stiamo lavorando sempre di più per la montagna dei bambini a Campolungo, dandogli un target indirizzato alle famiglie”.
SMERILLO
Anche a Smerillo il flusso di turisti ha rispecchiato i numeri dello scorso anno, con una significativa presenza di italiani e stranieri, anche in questo caso prevalentemente olandesi. “La gente qui è venuta per fare bosco e camminare nei nostri sentieri. Poi c'è l'attrattività creata dal festival Le Parole della Montagna” spiega il primo cittadino Antonio Vallesi.
Tra i luoghi di maggiore interesse c'è la Fessa, ancora non agibile. “Stanno lavorando i rocciatori per metterla in sicurezza, sperando di ripristinarla per la prossima primavera, compreso il sentiero principale che attirava molta gente”.
A queste latitudini si punta in maniera decisa su un turismo di qualità, sia esso culturale, enogastronomico o paesaggistico. “Abbiamo una rete di bellissimi sentieri che creano un giro molto interessante di persone e in questa stagione ho visto una serie di recuperi anche con furgoni organizzati molto bene: vorremmo aiutarli un po' di più, ma le risorse per un Comune piccolo come il nostro sono sempre limitate. Inoltre, abbiamo anche noi un problema di posti letto e strutture, ma l'impegno in questo settore non manca: puntiamo molto anche a queste Stanze nel Bosco che potrebbero essere un'attrattiva non indifferente per la prossima stagione”.
Andrea Braconi
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