“Gospel sotto l’albero” con Earl Bynum e il coro “The Mount Unity”. Lunedì 25 dicembre (ore 18) in viale Buozzi

PORTO SAN GIORGIO - Uno show gospel con artisti di prestigio, per salutare il Natale. Lunedì 25 dicembre, alle ore 18, si esibiranno sotto l’albero di viale Buozzi Earl Bynum e il coro “The Mount Unity”. Bynum torna in Italia con una formazione a dieci elementi di coristi selezionati, parte integrante della Mount Lebanon Baptist Church, importante chiesa battista della Virginia attiva in numerose attività culturali, sociali e filantropiche.

Dopo il successo ottenuto nelle passate tournée, in cui si è esibito in numerosi teatri, chiese e auditorium italiani ed europei, Bynum propone questa selezione che include sette vocalist con il supporto di piano, tastiere e sezione ritmica. La performance, come emerge potentemente nei loro live, si dimostra un’autentica testimonianza di vibrante e sentita condivisione, di preghiera appassionatamente partecipata. Un perfetto mix di molteplici influenze di gospel tradizionale, contemporaneo, ed arrangiamenti anche vicini al jazz, sapientemente dosati e proposti con energia e grande maestria.

In molte occasioni ospite d’onore alla trasmissione su Bet Television, con il loro cd il Mount Unity Choir ha vinto l’importante riconoscimento come Best Church Choir al “Neighborhood Awards” 2013 e a gennaio 2014 il Grammy del Gospel fregiandosi dello “Stellar Awards” come Best Contemporary Gospel Choir. La direzione è affidata a Earl Matthew Bynum jr.

“L’esibizione è un regalo alla città che proponiamo per il secondo anno e che vorremmo proporre anche per l’avvenire – afferma l’assessore alla Cultura Carlotta Lanciotti - . Il coro può contare su un’esperienza consolidata e una serie di affermazioni internazionali. Dopo Porto San Giorgio sarà il 28 dicembre all’auditorium Parco della Musica di Roma”. Lo spettacolo ha il sostegno del progetto Sai Human Rights di Porto San Giorgio gestito dalla operativa Nuova Ricerca Agenzia Res. “L’evento vuole essere l’occasione per presentare alla cittadinanza un laboratorio di canto e di interscambio culturale denominato ‘Cantami di te’ che partirà a gennaio – spiega la coordinatrice del progetto Sai Federica Petracci - . Sarà gratuito e aperto a tutti. Il canto è una pratica trasversale che può favorire l’incontro tra persone che parlano lingue diverse attraverso la condivisione di tradizioni orali. Il laboratorio intende infatti recuperare i canti popolari italiani e dei paesi di provenienza dei rifugiati che vivono il nostro territorio”.

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