Fermo fa memoria di Grete Schattner. Nel '43 fu strappata alla figlia e deportata ad Auschwitz

FERMO - La mattina del 9 ottobre splendeva il sole sulla nuova targa di via Perpenti. Tolto il drappo rosso con un cordone tricolore la targa è lì a ricordare che l'8 ottobre del 1943 da quella via una giovane donna Grete Schattner è stata strappata, solo perchè era ebrea, alla figlia Giuliana di soli 4 anni mentre dormivano nel lettone "da due uomini vestiti in abito scuro" - ricorda la figlia. Grete fu poi internata a Servigliano, quindi a Fossoli e poi deportata ad Auschwitz-Birkenau dove morì.

Grazie al prof. Paolo Giunta La Spada, direttore scientifico della Casa della Memoria di Servigliano, la storia di Grete è emersa da un lungo silenzio e oblio grazie al racconto della figlia Giuliana Vannini, che poi è diventato un libro dal titolo “Servigliano-Auschwitz”.

Tanti studenti degli Isc cittadini hanno partecipato ai due momenti organizzati ad hoc per ricordare i tragici fatti: alle ore 10.30 l'incontro con Giuliana Vannini alla Sala dei Ritratti che ha conversato con il prof. La Spada e gli alunni dell'Isc Betti, altri collegati on line, che hanno fatto delle domande. Alcuni di loro hanno eseguito degli interventi musicali: Chiara Stanghetta (pianoforte), Lavinia Accolla (flauto), Sasha Kastrati (violino), Michele Palazzani (violoncello), Settimi Rocco (tastiera). Fra gli interventi quello del Presidente del Consiglio Comunale di Fermo Francesco Trasatti.

A seguire il momento istituzionale in via Perpenti con tanti alunni delle scuole cittadine che hanno ascoltato con grande attenzione le parole di Giuliana Vannini che, dopo aver ringraziato, ha ricordato come questo libro rappresenti il modo per ricambiare l'amore per sua madre, una grande mancanza in tanti anni, strappata nel fiore dell'infanzia e poi il silenzio: ora il ricordo che con il libro e la targa si perpetuerà per le giovani generazioni affinché certi fatti non accadano più.

Il Sindaco Paolo Calcinaro nel suo intervento ha parlato dell'importanza "di momenti come questi, non commemorazioni, ma momenti carichi di significato. Oggi - ha detto - un momento doppiamente importante visto quello cui stiamo assistendo sul piano internazionale. Ho pensato che solo ieri nel deserto israeliano tutto questo è accaduto ancora, a Noah e molti altri. Il cinismo della storia attuale rischia di essere la memoria più viva, segno di una umanità che coltiva sempre e comunque il germe dell'intolleranza e della brutalità. E quindi ha invitato i giovani "a debellare e allontanare ogni microbo di discriminazione".

L'importanza della memoria è stata sottolineata dal vice Prefetto Vicario di Fermo dott.ssa Alessandra De Notaristefani di Vastogirardi che ha ringraziato la presenza dei tanti studenti, ha evidenziato come momenti come questi siano per loro di grande utilità ed educazione ai valori dei cittadini.

"Dobbiamo salire su un treno diverso, quello della legalità, del rispetto, della storia che insegna. Per questo la Casa della Memoria ha un grande compito, soprattutto per i giovani, quello di essere baluardo di valori" - ha ricordato il Sindaco di Servigliano Marco Rotoni.

"Oggi siamo qui con le scuole, il mondo delle associazioni, la città intera, le istituzioni per ricordare i nostri valori costituzionali, valorizzare la conoscenza storica e il rispetto delle istituzioni, riaffermare l’importanza della convivenza libera e pacifica nel ripudio di ogni forma di razzismo e di ogni ideologia totalitaria - ha detto il prof. Giunta La Spada.

In conclusione, prima dei saluti, i ringraziamenti alla Prefettura, alla Provincia, alla Casa della Memoria, al Tavolo della legalità, all'Anpi e all'Isml, alle scuole, all'ufficio tecnico del Comune, alla Polizia Locale. Un toccante ricordo è andato al dott. Carlo Mascetti, prematuramente scomparso per la squisita collaborazione che aveva prestato durante i preparativi dell'evento.

Gli alunni dell'Isc Fracassetti-Capodarco hanno poi omaggiato il Sindaco, Giunta La Spada e la signora Vannini di alcune pietre d'inciampo realizzate ad hoc e a suggellare la mattinata la prof.ssa M° Roberta Di Rosa e l'alunna Lucrezia Mecozzi hanno eseguito il brano tratto da "Orfeo ed Euridice" di Gluck dal titolo: "Danza degli spiriti beati".

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