"Febbre" di Jonathan Bazzi per "Parlare Futuro"

MONTERUBBIANO - Parlare Futuro, oramai alla sua nona edizione, va avanti con il suo percorso fatto di tappe e dialoghi, ancora con la voglia di fare della cultura una protagonista del panorama regionale,e di fare quello che al momento molti temono di fare, ovvero parlare del futuro. Quest’anno il fil rouge scelto dalla direttrice artistica Oriana Salvucci è quantomai interessante, ovvero noli me tangere, non mi toccare. Il detto evangelico del Cristo risorto prende le forme quasi umanizzate del futuro, dal volto contratto per gli interessi economici -quelli locali, quelli globali e tutti aderenti al capitale non umano-, per il pensiero appiattito dalla pandemia – quella dei numeri, dei divieti, delle responsabilità personali e del negazionismo mortale-, per l‘apatia quasi fisiologica dei comuni cittadini, per le sfide irrisolte di migrazione, globalizzazione, lavoro, patto fra generazioni, nuovo concetto di cittadinanza, nuove famiglie, riformismo, reazione e mancata rivoluzione. Ma il futuro, appesantito e assottigliato da tutte le contingenze, sembra quasi però volersi ergere sovrano sopra le necessità del mondo, e ricordare loro di non toccarlo né trattenerlo, quasi con le parole del filosofo della scienza Telmo Pievani: “Il futuro appartiene al dominio delle nostre decisioni e nessuna necessità ce lo può strappare.”

Anche in questo terzo appuntamento al centro viene messo il potere decisionale sul futuro, inteso come capacità in mano alla collettività, che essa può, tramite consapevolezza e partecipazione, modellare come vuole. Protagonista di questa serata, ospitato virtualmente dal Comune di Monterubbiano, sarà lo scrittore Jonathan Bazzi che, attraverso le piattaforme digitali della rassegna su Facebook (https://www.facebook.com/ParlareFuturo.LezioniDAutore) e su Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCfKkol2_8Bq_5PeSYiS9Duw), racconterà al grande pubblico di Parlare Futuro, l’8 gennaio alle ore 21,15, la sua visione sui problemi della contemporaneità, che solo una forte consapevolezza potrà trasformare in armi per modellare un futuro a misura umana, e lo farà attraverso la lente tagliente del suo ultimo romanzo Febbre.

Jonathan Bazzi, classe 1985, è nato a Milano e cresciuto nella periferia del capoluogo lombardo in un piccolo paesino chiamato Rozzano, quasi un comune dormitorio dove si addensano molti degli immigrati dal Sud e molti dei problemi dettati dalla volontà politica milanese di far rimanere questo luogo in realtà un non-luogo. Con un passato frammentato e una forte balbuzie sul groppone, Bazzi ha trovato a Milano l’amore per il sapere e per la filosofia, in cui si è laureato a pieni voti. Tra 2017 e 2019 ha iniziato a scrivere del suo paese natale in un romanzo autobiografico, Febbre, che è diventato finalista del Premio Strega 2020. Qui Rozzano è luogo dell’anima moderna, coacervo di problemi irrisolti dell’essere umano, problemi che creano nel protagonista ed io narrante una febbre sottopelle che sembra non finire mai: mancanza di figure di riferimento familiare ed emotivo che però non frenano una grande voglia di indagare e vivere l’amore, mancanza di identità che però non riesce a precludere l’esplorazione di sé, mancanza di intelligenza per capire i cambiamenti di corpo ed anima senza però rinunciare all’espressione liberatoria dei propri gusti e passioni, mancanza di empatia per ogni condizione che non sia la propria, e, assieme a questo, una forte ironia e vulcanicità nell’amore di raccontare gli altri e il raccontarsi, liberarsi attraverso la parola e trovare in essa il collante fra tutto il presente e il mancante. Balbuzie, omosessualità e sieropositività non sono etichette per il protagonista, ma diventano parole liberatorie che riescono a raccontare esattamente dei punti caldi della modernità e della sua esperienza in essa, gettando le basi per un discorso organico sul presente e un progetto concreto sul futuro, di Rozzano e non.

La sindaca del Comune di Monterubbiano, Meri Marziali, ha così accolto il terzo appuntamento virtuale della rassegna nella sua città: “Come Amministrazione abbiamo fortemente voluto l’adesione a questa importante rassegna, capace di stimolare nel tempo profonde riflessioni attraverso la presenza di ospiti di rilevanza nazionale. Per Monterubbiano, inoltre, è anche l'occasione per ritornare da protagonista all'interno dei circuiti culturali della regione, puntando su un settore con forti implicazioni anche di carattere economico. Per questo vogliamo ringraziare sia Oriana Salvucci ed il suo staff, sempre disponibili ed attenti anche alle piccole realtà, sia lo scrittore Jonathan Bazzi, che avremo il privilegio di ospitare, seppure virtualmente, nell'attesa di poterlo invitare a visitare il nostro meraviglioso paese”.

Devi effettuare il login per inviare commenti

Annunci

Vai all'inizio della pagina
Preferenze Cookie
Le tue preferenze relative al consenso
Qui puoi esprimere le tue preferenze di consenso alle tecnologie di tracciamento che adottiamo per offrire le funzionalità e attività sotto descritte. Per ottenere ulteriori informazioni, fai riferimento alla Cookie Policy.Puoi rivedere e modificare le tue scelte in qualsiasi momento.
Analytics
Questi cookie ci permettono di contare le visite e fonti di traffico in modo da poter misurare e migliorare le prestazioni del nostro sito. Ci aiutano a sapere quali sono le pagine più e meno popolari e vedere come i visitatori si muovono intorno al sito. Tutte le informazioni raccolte dai cookie sono aggregate e quindi anonime.
Google Analytics
Accetta
Declina
Accetta tutti
Rifiuta tutti
Salva la corrente selezione