Conclusa la settimana del Patrimonio Culturale promossa da Italia Nostra

FERMANO - Anche la sezione fermana di Italia Nostra ha partecipato alla Settimana del Patrimonio Culturale promossa dall’Associazione a livello nazionale. La sezione fermana ha inteso portare all’attenzione di tutti lo stato di deprecabile abbandono cui versa la Rocca Montevarmine e nelle sue vicinanze il piccolo cimitero quattrocentesco di San Luca con il suo prospiciente vialetto, nonché la Chiesa farfense di Sant’Angelo in Piano.

Per l’occasione è stata organizzata una camminata guidata cui hanno partecipato circa 60 persone che sin dall’arrivo di fronte alla Rocca, hanno avviato un interessante dibattito sull’eventuale recupero e valorizzazione di questi beni di grande valore storico e culturale per l’intero territorio. Presenti all’iniziativa, oltre agli associati della sezione fermana di Italia Nostra, anche il sindaco di Carassai, Vincenzo Polini, il presidente della sezione Italia Nostra di Ascoli Piceno prof. Gaetano Rinaldi, i presidenti delle sedi Archeoclub di Carassai Bianca Virgili e di Fermo Andrea Mircoli.

Di particolare interesse l’intervento del prof. Settimio Virgili che ha esposto in modo dettagliato e approfondito tutta la storia del comprensorio di Rocca Montevarmine, dalle origini ai nostri giorni. E’ quindi seguita la visita alla chiesetta quattrocentesca di San Luca, con il cimitero attiguo: potrebbe essere un luogo di sicuro interesse se, nonostante l’ingresso e tutto l’insieme siano ora inagibili a causa del pericolo di crolli, venisse riassestato almeno il vialetto con il tipico doppio filare di cipressi mai potati o sfoltiti. Ed infine la chiesa farfense di Sant’Angelo in Piano dove i restauri iniziati qualche anno fa si sono interrotti infelicemente, lasciando la struttura, ora oltremodo danneggiata dagli eventi sismici degli scorsi anni, in uno stato di totale incuria. Ma forse un futuro potrebbe esserci per quello che era un luogo di culto dedicato a San Michele Arcangelo: si pensa - infatti - di inserirlo in un percorso di chiese e santuari dedicati proprio al culto di origini orientali del Santo che era a capo delle schiere celesti, guaritore e vincitore contro Satana.

Con l’idea di non mandare in totale degrado simili beni, si è dunque giunti al proposito di fare il possibile - e in maniera congiunta - per sensibilizzare gli enti e le amministrazioni competenti affinché si intervenga con una risolutiva opera di valorizzazione; l’intera area potrebbe infatti essere considerata di grande potenzialità per lo sviluppo turistico. L’intento conclusivo è stato inoltre quello di rinnovare l’incontro anche per il prossimo anno mettendo a punto, nel frattempo, ogni possibile progetto di rivalorizzazione di Rocca Montevarmine e tutta l’area.

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