Con "Ritratto di una terra" la Valdaso raccontata attraverso la fotografia

VALDASO - Una ricostruzione storica della Valdaso attraverso la fotografia. Il progetto “Ritratto di una terra”, ideato dall'associazione Altidona Belvedere e dalla Fototeca Provinciale di Fermo (con sede ad Altidona) in collaborazione con la Delegazione del FAI di Fermo e l'Ecomuseo della Valle dell'Aso, ha ricevuto anche il supporto del Comune di Monterubbiano.

La scorsa settimana la sindaca Meri Marziali ed il vice presidente dell'Armata di Pentecoste Fabio Cartacci hanno incontrato Pacifico D'Ercoli, responsabile della stessa Fototeca, consegnandogli un primo plico di stampe della rievocazione storica cittadina.

“L'idea è di andare nei paesi - ha spiegato D'Ercoli -, avere dal Comune a disposizione un locale dove un cittadino può venire con il suo archivio di famiglia. Grazie ad uno scanner e ad un portatile, provvediamo a digitalizzare in sede il materiale, riconsegnandolo subito. A seguire, allo stesso cittadino consegneremo gratuitamente un supporto informatico con digitalizzazioni in jpg”.

Oltre a Altidona, Pedaso e Montefiore dell'Aso (con fondi fotografici molto voluminosi già da anni nella disponibilità della Fototeca), Lapedona (che aveva aderito nel 2020 con circa 600 immagini), recentemente si sono uniti al progetto i Comuni di Ortezzano e Carassai, grazie alla disponibilità dei sindaci Carla Piermarini e Gianfilippo Michetti. “Restituiremo a tutti una mostra che caratterizza il paese a livello storico e culturale e ci impegneremo a realizzare un catalogo corredato da testi scritti da storici e studiosi del territorio”.

“Vedo in questo progetto anche un'ulteriore caratteristica - ha rimarcato la sindaca Marziali -, vale a dire il ricreare un nuovo entusiasmo intorno alla storia e alle tradizioni della nostra comunità. Le memorie hanno questa funzione e come Amministrazione ci spenderemo affinché questo ambizioso obiettivo possa realizzarsi”.

“Guardare alla storicità è un elemento che caratterizza le nostre generazioni, ma possiamo e dobbiamo trasmetterle a quelle più giovani - ha evidenziato Cartacci -. Stimolare le persone, quindi, significa gettare le basi per un vero ricambio”.

“Ricostruire la storia e tramandarla: è questo il nostro compito - ha chiosato D'Ercoli -. Abbiamo una responsabilità che non finisce nel 2022 ma lo facciamo nell'ottica di una proiezione futura”.

INFO tel. 3480331387 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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