"C'ero anch'io su quel treno", presentazione del libro di Giovanni Rinaldi

FERMO - La sezione di Italia Nostra Onlus di Fermo - presente anche la Responsabile Nazionale del Settore Educazione (ECU), di Italia Nostra Onlus Consigliera Nazionale Prof.ssa Giuseppina Cutolo - organizza un importante incontro sabato 7 maggio 2022, alle ore 16.30, presso la Sala dei Ritratti del Palazzo dei Priori di Fermo dedicato alla presentazione del libro di Giovanni Rinaldi “C’ERO ANCH’IO SU QUEL TRENO”, (edizione SOLFERINO).

Il testo narra di un passato quasi del tutto dimenticato della storia post bellica e descrive con sensibilità ed accuratezza il vissuto dei bimbi privi di cure e sostentamenti a causa della guerra prima e degli scioperi dei braccianti dopo, bimbi che restarono senza alcuna assistenza nei paesi del Sud Italia.

Grazie all’intervento di donne del Centro-Nord che si recarono nei posti più sperduti del sud, questi bambini furono letteralmente prelevati e, in treno, trasferiti nelle Marche, in Romagna ed anche in Toscana e Lombardia, accolti da famiglie povere ma con un tenore di vita più accettabile.

«…I bambini affamati erano tanti. Cominciava il tempo umido e freddo e non c’era carbone. I casi pietosi erano molti, moltissimi. Bambini che dormivano in casse di segatura per avere meno freddo, senza lenzuola e senza coperte. Bambini rimasti soli o con parenti anziani che non avevano la forza e i mezzi per curarsi di loro.» Così scrisse Teresa Noce, dirigente dell’Udi, Unione donne italiane, che fu l’anima del grande sforzo collettivo avviato all’indomani della Seconda guerra mondiale per salvare i piccoli del Sud condannati dalla povertà. Li accolsero famiglie del Centro-Nord, spesso a loro volta povere ma disposte a ospitarli per qualche mese e dividere quel che c’era. Un’incredibile espressione di solidarietà che richiese un intenso lavoro logistico, con il coinvolgimento di medici e insegnanti. E che non fu priva di ostacoli, tra cui la diffidenza per l'indottrinamento filosovietico, con qualcuno che avvertiva: «Se andate in Romagna i bimbi li ammazzano, se li mangiano al forno».

Giovanni Rinaldi raccoglie queste storie da oltre vent’anni: partendo dalla sua terra, il Tavoliere delle Puglie, ha viaggiato in ogni regione d’Italia parlando con tanti ex bambini dei «treni della felicità». Franco che non aveva mai dormito in un letto pulito. Severino che non era mai andato in vacanza al mare. Dante che non sapeva cosa fosse una brioche. Rosanna che non voleva più togliere l’abito verde ricevuto in regalo, il primo con cui si sentiva bella. Con le loro voci e un’accurata ricostruzione storica disegna un mosaico di testimonianze di prima mano, divertenti e commoventi: il ritratto di un’Italia popolare eppure profondamente nobile.

Un momento della nostra storia nazionale di cui si è perso ogni traccia ma che oggi, in tema di accoglienza dei “diversi”, torna di estrema attualità e può contribuire a migliorare la nostra indole.

GIOVANNI RINALDI, (Cerignola, 1954) è un ricercatore di storie orali, fotografo e documentarista antropologi­co. Ha fondato e diretto il Progetto Casa Di Vittorio. È autore, tra l’altro, con Paola Sobrero de “I treni della fe­licità. Storie di bambini in viaggio tra due Italie” (Ediesse 2009). E’ finalista dell’edizione 2022 del Premio Nazionale di Cultura “B. Croce” per la Letteratura Giornalistica.

Informazioni presso i recapiti di Italia Nostra: 0734 228628 - cell. 3488163918

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