Una pietra per non dimenticare l'Olocausto, a Civitanova una traccia perenne delle vittime dei campi di sterminio

CIVITANOVA MARCHE - Sul selciato dove c’erano i cancelli che delimitavano il ghetto ebraico, oggi c’è un sampietrino di alluminio che ricalca le pietre d’inciampo poste in tante città per ricordare le persone deportate nei campi di sterminio nazisti. La placca di Civitanova Alta, posata per la prima volta la mattina del 27 gennaio 2020 su iniziativa dell’Anpi e dell’Amministrazione comunale, non porta inciso il nome e il cognome di una persona specifica che non ha fatto più ritorno nella sua casa, ma riporta la data della Giornata della Memoria, perché vuole essere monito perenne e simbolo universale di condanna dell’antisemitismo e di ogni forma di razzismo; fatti che non dovranno mai più accadere nella storia.

Nella stretta stradina di vicolo della Luna dove nel 1559 vennero relegati gli Ebrei che lì vivevano e svolgevano le loro attività si sono riuniti i ragazzi e le insegnanti della scuola media Ungaretti (classi 3 G, H, I) per assistere alla cerimonia per la Shoah, che si è aperta sulle note del “Silenzio” e con la deposizione della corona d’alloro da parte del sindaco Fabrizio Ciarapica, del presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi e del presidente Anpi Civitanova Annita Pantanetti. “Un paio di scarpette rosse numero ventiquattro” - come è scritto nei versi di Joyce Lussu letti da un’alunna - “per l’eternità, perché i piedini dei bambini morti non crescono”. I presenti hanno ascoltato anche il racconto di Leonardo Gaetani, un ragazzo di 22 anni il cui bisnonno Luigi Offidani fu prigioniero politico ad Auschwitz: tornato dal campo di concentramento, malato e denutrito, morì nel 1955 nella zona Fontanella della sua Civitanova.

“In questo luogo simbolico – ha detto il presidente Morresi – aggiungiamo un altro simbolo di riflessione su quanto accaduto, per rinnovare lo spirito di quella legge che venti anni fa istituiva la Giornata della Memoria”.

La presidente Anpi Pantanetti ha ricordato le vicende storiche, spiegando ai ragazzi che la ricorrenza si riferisce all’abbattimento dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, dove fu compiuto il più grande genocidio nei confronti degli Ebrei e non solo, zingari, dissidenti, omosessuali, perseguitati politici. La cerimonia ha poi dato spazio al Consiglio comunale aperto presso l’Auditorium dei Licei alla presenza di tantissimi studenti. Proprio oggi presso il Quirinale, il Capo dello Stato ha assegnato al nostro Liceo Linguistico un altissimo riconoscimento per il progetto ‘Goethe a Dachau’, nell’ambito di un concorso nazionale istituito dal Miur”.

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