Sport e TV: programmi oltre lo sport

Sport e televisione costituiscono un binomio che ancora oggi, in tempi di streaming e Internet, continua a essere saldissimo. Basti del resto pensare allo share ottenuto da alcune partite dei recenti Europei di Volley, trasmessi sul piccolo schermo: Italia – Svizzera è stata seguita da poco meno di 1.700.000 telespettatori, pari al oltre il 12% di share. Nonostante il tempo che passa e le tecnologie che si avvicendano, insomma, il mezzo televisivo rimane quello preferito per seguire lo sport. Sicuramente è anche per questo che la TV ha ospitato innumerevoli programmi dedicati non tanto alla semplice trasmissione di eventi sportivi, quanto piuttosto collegati in vario modo allo sport in generale: dal documentaristico allo spettacolo, passando per il comico, i programmi di sport hanno sempre dimostrato di trovarsi a proprio agio in televisione.

Impossibile, del resto, non pensare a un enorme successo televisivo ultratrentennale: i vari programmi della serie Mai Dire, della Gialappa’s Band. Il trio comico milanese ha esordito durante gli anni ’80 con radiocronache sportive, coprendo in particolare le partite del Mondiale di Messico ’86: lo stile scanzonato e irriverente, lontanissimo dalle telecronache ufficiali, fece in breve diventare il format un successo senza precedenti. Il passaggio alla TV ne è stato logica conseguenza, dove dagli anni ’90 il trio ha portato una serie di programmi incentrati sullo sport: Mai Dire Mundial, Mai Dire Domenica, Mai Dire Gol e altri. Tutti accomunati, oltre che dalla presenza di comici sia noti che esordienti, da video sportivi commentati in maniera ironica e creando spesso dei veri e propri tormentoni: l’intervista in un approssimativo tedesco a Giovanni Trapattoni, allora allenatore del Bayern Monaco; il commento dell’impronosticabile vittoria del pattinatore Steven Bradbury nelle Olimpiadi invernali di Salt Lake City 2002; o il soprannome affibbiato a Darko Pančev, attaccante macedone giunto all’Inter con il nomignolo di Cobra ma che, visti i deludenti risultati, venne presto ribattezzato Ramarro.

Per nulla comico, ma comunque fortemente orientato allo spettacolo, era invece Poker1mania, programma di Italia 1 del 2007 che ha saputo spettacolarizzare uno dei più grandi successi sportivi di quegli anni: il poker. Il programma proponeva numerosi contenuti, in special modo spezzoni di tornei ed eventi in presenza, che venivano commentati da due voci che, almeno in Italia, in breve diventarono sinonimo di poker esattamente come i più importanti commentatori della disciplina: Luca Pagano, giocatore professionista di poker sportivo, e Giacomo Valenti, noto per altre conduzioni sportive sia serie che meno serie. I due, fino alla chiusura del programma, sono stati gli alfieri dell’intrattenimento televisivo pokeristico. Lo stesso Giacomo Valenti, in coppia con Christian Recalcati, già qualche anno prima aveva del resto dimostrato di trovarsi molto a suo agio nei panni di commentatore showman: nel 2003, infatti, era stata la voce che commentava Smackdown, programma capofila nel successo del wrestling statunitense del periodo. Andato in onda per quattro stagioni, il programma riproponeva gli show americani facendo proprie le telecronache spettacolari dei commentatori USA, adottandone il medesimo approccio volto all’entertainment.

Non mancano esempi di trasmissioni sportive di stampo documentaristico, come nel caso del format di Sky Federico Buffa Racconta. Il giornalista sportivo milanese, protagonista anche in spettacoli all’aperto, si è sempre dimostrato un capacissimo narratore, coniugando la passione per lo sport all’abilità di raccontarne le storie più diverse in maniera coinvolgente. Lo stesso approccio è stato la ragione del successo di Sfide, programma Rai andato in onda dal 1998 al 2016: ogni puntata era dedicata a un personaggio, una vicenda, uno sport o anche semplicemente una particolare tematica sportiva, impostato come un documentario.

Merita menzione infine una piccola eccezione, in quanto trasmissione in streaming: Bobo TV. Nel 2020, con il calcio giocato in forte difficoltà, alcuni ex calciatori hanno organizzato un format nato inizialmente come live di Instagram: Antonio Cassano, Daniele Adani, Nicola Ventola e Christian Vieri, da cui il nome della trasmissione. Il desiderio era parlare di calcio in maniera non convenzionale, come chiacchiere tra amici a un qualsiasi bar: il sorprendente successo riscosso ha reso il format un appuntamento regolare, ospitato su un apposito canale Twitch. Sebbene la trasmissione nasca in streaming, è fortemente ispirato ai programmi sportivi televisivi: si tratta a tutti gli effetti di un talk show sportivo, che prevede persino la presenza di ospiti invitati. Allo stesso tempo, i conduttori desiderano differenziarsi proprio da questo genere di programmi televisivi, approfittando dello streaming per adottare un lessico molto più libero e colloquiale.

Insomma, il successo dello sport in TV, ancora oggi attuale, è sempre passato da programmi televisivi che non si limitavano a trasmettere lo sport; anche in tempo di streaming, l’eredità dei programmi televisivi sportivi rimane più forte che mai.

Devi effettuare il login per inviare commenti

Annunci

apette lat

Vai all'inizio della pagina
Preferenze Cookie
Le tue preferenze relative al consenso
Qui puoi esprimere le tue preferenze di consenso alle tecnologie di tracciamento che adottiamo per offrire le funzionalità e attività sotto descritte. Per ottenere ulteriori informazioni, fai riferimento alla Cookie Policy.Puoi rivedere e modificare le tue scelte in qualsiasi momento.
Analytics
Questi cookie ci permettono di contare le visite e fonti di traffico in modo da poter misurare e migliorare le prestazioni del nostro sito. Ci aiutano a sapere quali sono le pagine più e meno popolari e vedere come i visitatori si muovono intorno al sito. Tutte le informazioni raccolte dai cookie sono aggregate e quindi anonime.
Google Analytics
Accetta
Declina
Accetta tutti
Rifiuta tutti
Salva la corrente selezione