Sostegno agli investimenti produttivi nelle aree del cratere, conclusa l’istruttoria dei 232 progetti ammessi

MARCHE - Sono 74 i progetti di investimento produttivo, nelle aree del cratere sismico, che verranno subito sostenuti con 23 milioni di euro del Por Fesr Marche per avviare 84 milioni di investimenti. La Giunta regionale ha concluso l’istruttoria del bando che promuoveva la crescita economica e la competitività delle zone terremotate con i fondi europei. Erano arrivate 235 domande, delle quali 232 ammissibili, con una richiesta di 56,7 milioni di contributi, a fronte di 172,4 milioni di investimenti. Il bando ha potuto contare su uno stanziamento iniziale di 10 milioni, a cui sono stati aggiunti altri 13 milioni per soddisfare il maggior numero di domande possibile. L’elevata adesione evidenzia come grande sia la richiesta di ripartire per rivitalizzazione il tessuto produttivo compromesso dal terremoto. Il bando sosteneva l’insediamento di nuove unità produttive, l’ammodernamento e la ristrutturazione aziendale, la diversificazione e l’internazionalizzazione delle attività. Gli investimenti presentati sono di dimensioni significative e sono rivolti, principalmente, alla creazione di nuovi impianti, con forti connotati tecnologici e all’acquisizione di unità produttive chiuse/dismesse o a rischio di dismissione, con buone prospettive di rilancio e riqualificazione del territorio nel suo complesso. Gli impegni assunti dalle imprese finanziate prevedono un incremento occupazionale di 334 lavoratori, a tempo determinato e indeterminato.

SISMA: CONFERENZA DELLE REGIONI SOSTIENE GLI EMENDAMENTI DELLE MARCHE AL DECRETO CRIMI

“Per la prima volta la Conferenza dei Presidenti delle Regioni ha chiesto alla Commissione competente di valutare i nostri emendamenti al decreto Crimi sul sisma. Il sostegno ricevuto è un segnale molto importante perché rimette al centro del dibattito politico e istituzionale la ricostruzione post terremoto. Un sostegno reale che porterà l’approvazione di un documento nella prossima seduta. Un confronto al quale sono stati invitati anche il sottosegretario Crimi e il capo della Protezione Civile Borrelli, dai quali la Conferenza si attende risposte adeguate e celeri” così il Presidente Luca Ceriscioli, intervenendo a Roma alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni. “Con i nostri emendamenti vogliamo assicurare la possibilità di lavorare alle imprese del territorio nelle opere pubbliche – ha detto Ceriscioli – Ci auguriamo che almeno la metà di tutti i lavori che saranno necessari per la ricostruzione sarà assegnata alle imprese delle 4 regioni del cratere. Vogliamo poter reclutare personale, da mettere a disposizione dell'Ufficio per la Ricostruzione, in forme più flessibili perché il meccanismo della mobilità da altri enti non funziona. Potremmo avere a costo zero 100 persone in più che lavorano con risorse già stanziate. Chiediamo anche lo sblocco dei 40 milioni di euro messi a disposizione dalla Camera dei deputati per investimenti sul personale, il ripristino dell'intesa con le Regioni per l'approvazione delle ordinanze, e lo stanziamento di fondi statali per l'attuazione del Patto per la Ricostruzione”.

Andando nel dettaglio il presidente ha illustrato una serie di proposte condivise con il tavolo tecnico dei sindacati e delle categorie economiche. In particolare: autocertificazione presentata da un progettista per la ricostruzione 'leggera' privata e produttiva, affidamento di servizi e lavori con procedura negoziata fino a 5 milioni di euro per le opere pubbliche, ripristino dell'intesa con i presidenti delle Regioni per approvare le ordinanze.

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