Ricostruzione post sisma 2016: nel 2020 domande di contributo cresciute del 66%, 1.600 famiglie sono rientrate a casa

ROMA - Il Commissario Straordinario Giovanni Legnini ha incontrato a Roma i presidenti e i delegati delle quattro regioni coinvolte dal sisma 2016, per fare il punto sul lavoro svolto nel corso di quest’anno ed impostare le linee di azione per 2021, che “dovrà essere – ha detto il Commissario - l’anno del decollo definitivo della ricostruzione. La priorità, sfruttando anche l’assunzione di 150 nuove unità di personale negli Uffici Speciali della Ricostruzione, è quella di accelerare l’esame della grande quantità di domande di contributo arrivate nel corso del 2020 e consentire l’apertura del massimo numero possibile di cantieri”. Legnini, che ha affrontato i medesimi argomenti in videoconferenza con i 138 sindaci dei comuni colpiti dal terremoto. “L’altra grande sfida che abbiamo davanti per il prossimo anno – ha sottolineato Legnini – è quella di far partire i cantieri della ricostruzione pubblica, anche sfruttando i poteri in deroga concessi al Commissario, che potranno essere delegati agli stessi sindaci”.

Nell’occasione il Commissario ha diffuso un nuovo aggiornamento dei dati sulla ricostruzione. Nonostante l'emergenza sanitaria, che ha imposto anche un blocco temporaneo dei cantieri, e l'evoluzione della normativa, che ha costretto i professionisti ad un adattamento, nel 2020 la ricostruzione privata nel Centro Italia dopo il sisma 2016 ha avuto una forte accelerazione.

Le domande di contributo per la riparazione o la ricostruzione degli edifici danneggiati dal sisma sono cresciute del 66% rispetto all'anno precedente, passando da 12.063 a fine 2019 alle 19.593 presenti sulla piattaforma informatica al 28 dicembre 2020. Rispetto agli 80 mila edifici inagibili censiti inizialmente, le richieste di contributo sono un quarto del totale.

Significativo, nel corso dell’anno, è stato l'afflusso di domande, oltre 5.000, per la riparazione dei danni lievi. La scadenza del termine del 30 novembre è stata mantenuta ferma, dopo undici proroghe, ma agevolata da un forte snellimento degli adempimenti. Nel corso dell'anno sono state approvate 2.742 richieste, portando il totale delle domande che hanno ottenuto il contributo a 7.031 (7151), con una crescita del 63%. I fondi per la ricostruzione privata effettivamente erogati attingendo al plafond Cdp sono stati pari, alla data del 10 dicembre scorso, a 381 milioni di euro, quasi la metà della spesa complessiva erogata dal 2017, pari a 684 milioni di euro.

Al 28 dicembre del 2020 c’erano 3.175 cantieri in fase di lavorazione, mentre gli interventi conclusi con il ripristino degli immobili erano 3.982. Nel corso del 2020 circa 1.600 famiglie hanno potuto fare il loro rientro nell’abitazione riparata o ricostruita.

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