FERMANO - Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento, indagini preliminari, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, si comunica che il personale della Questura di Fermo, il Reparto Prevenzione Crimine e ancora una volta con l’ausilio dell’unità cinofila della Guardia di Finanza, hanno effettuato una serie di servizi straordinari di controllo del territorio finalizzati a contrastare l’illegalità diffusa, con particolare riguardo ai reati predatori, al rispetto del Testo Unico di Pubblica Sicurezza da parte di alcuni locali pubblici, per contrastare l’abusivismo, nonché i crimini legati allo smercio di droga.
Il servizio straordinario ha permesso di effettuare 2 posti di controllo, identificare 16 persone e controllare 15 autovetture nonché sanzionarne 2, in quanto non in regola con la prescritta revisione e assicurazione.
Durante il predetto servizio, un equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia notava 4 ragazzi in un parco a Porto Sant’Elpidio parlare fra loro e, alla vista della pattuglia, uno di questi si allontanava repentinamente.
I poliziotti, quindi, si avvicinavano al ragazzo e quest’ultimo, accorgendosene, iniziava a correre dandosi alla fuga, dapprima verso una scarpata e successivamente si arrampicava per raggiungere la strada sovrastante. I Poliziotti lo rincorrevano a piedi e giunti nei pressi di un garage notavano quest’ultimo nascondere qualcosa. Sul posto, quindi, intervenivano i cinofili della Guardia di Finanza che, grazie al fiuto infallibile dei colleghi a “4 zampe”, immediatamente rinvenivano 5 involucri di sostanza stupefacente di circa 75 gr di hashish. L’immediata perquisizione personale e poi domiciliare permetteva agli agenti di rinvenire altro quantitativo di sostanza stupefacente, banconote di piccolo taglio, 7 coltelli di varia misura, un bilancino e altri oggetti tipici per il confezionamento della sostanza.
L’attività svolta permetteva di deferire il ventenne all’Autorità Giudiziaria per il reato di cui all’Art. 73 co. 5 del DPR 309/90 e la droga sottoposta a sequestro penale.