Piano portuale di Porto San Giorgio, dallo studio della Politecnica all'approvazione in Consiglio

PORTO SAN GIORGIO - Lo ha esplicitato nel suo bilancio sull'attività svolta nel 2018 e sugli obiettivi per il nuovo anno: “Al Piano del porto sarà dedicato il mio massimo impegno affinché il sogno della comunità sangiorgese di trent’anni si concretizzi in un’opportunità di crescita e di sviluppo per la città e per il territorio fermano”.

Sindaco Loira, a che punto è la situazione? “A fine estate 2018 abbiamo sottoscritto una convenzione con la Politecnica delle Marche per un'attività di ricerca finalizzata alla pianificazione. Si tratta di uno studio su ciò che serve per far funzionare il porto, a cosa destinare le aree a terra, come intervenire per renderlo funzionale alle finalità turistiche. Prepareranno quei documenti e quegli atti che a noi serviranno per approvare in Consiglio comunale il piano regolatore portuale”.

Su cosa basano il loro lavoro? “Sullo studio del territorio, quindi non solo su Porto San Giorgio; sul nostro programma amministrativo e sulle indicazioni che abbiamo dato; sul cosiddetto piano Rongoni, quello che venne approvato sul finire dell'Amministrazione Brignocchi, poi revocato da Agostini appena insediatosi; inoltre, sulla pianificazione che era stata promossa dai concessionari della marina durante il mandato Agostini, ma che non vide alcuna azione amministrativa. Poi hanno fatto tutta una serie di incontri con gli attori che ruotano intorno alla struttura portuale, le maestranze, le associazioni sportive, i concessionari ed altri soggetti”.

Il 18 dicembre è stato consegnato un primo step. “Contiene le linee guida, i principi ispiratori di un porto fortemente ancorato al territorio. Un porto con aree a terra pubbliche, che sia anche un'area frequentabile da turisti, dalla città e dal territorio, a prescindere dal fatto di avere o meno una barca”.

Questione volumi. “Quelli previsti all'interno, per servizi, commerciale e dedicati alla ricettività turistica, saranno disposti in modo da non creare barriere ma di avere sempre una luce che da terra arrivi verso il mare. Ma sarà anche un porto dove si possa anche coltivare la memoria della città, con forme museali che possano valorizzare la storia marinara e turistica della città, così come è stato intrapreso un percorso con l'Itt Montani di Fermo per far sì che in quest'area ci sia anche spazio per alcune aule dell'indirizzo nautico”.

Prossimi passaggi? “La Politecnica presenterà tra qualche mese uno studio ancora più avanzato da un punto di vista urbanistico di questo lavoro, per arrivare mi auguro entro l'estate ad avere un quadro completo per poi andare in Consiglio comunale”.

L'obiettivo, quindi, resta quello di approvare il piano entro l'anno. “Assolutamente sì, è una priorità”.

Andrea Braconi

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