MARCHE - Tanti sono i luoghi in cui ha viaggiato per lavoro, ma nessuno è bello come Le Marche. Di questo ne è convinto Lanfranco Beleggia che lo scorso fine settimana ha chiamato a raccolta figure istituzionali e rappresentanti di tour operator marchigiani. Lo scenario è di quello delle grandi occasioni: stiamo parlando di Villa Lattanzi a Torre di Palme, una realtà con una storia di quasi tre secoli alle spalle, restaurata e presa in mano dal patron del gruppo “Brosway” a cui si aggiungono l’Officina del Sole, il San Paolo Hotel e, da poco, Palazzo Alaleona a Montegiorgio.
Perché lo specifichiamo? Perché la finalità del ritrovo è stata la presentazione della guida “Vivere un sogno le Marche”, che vuole dare al turista che soggiorna in una delle strutture la possibilità di scoprire itinerari, visionando anche la relativa distanza dalle stesse. Tutto ciò vuole trasmettere l’immagine della regione al plurale da un punto di vista culturale, come specifica Patrizia Morisi, responsabile delle Pubbliche Relazioni del gruppo. Parla di Marche Shire, sulla scia del fortunato nomignolo coniato dai turisti inglesi per il territorio dove si produce il Chianti, in Toscana.
La guida
All’interno sono presenti 24 itinerari diversi, due per ogni mese, pensati per chi ama viaggiare anche fuori stagione. Dagli aperitivi con prodotti tipici in quel di Elcito, alla scuola “Carteca” di Mogliano dove s’intreccia la paglia, fino ai corsi di vela a Civitanova Marche: tante le esperienze che si prospettano nelle 60 pagine della guida. Sia nelle pagine di apertura che davanti ai presenti, Lanfranco Beleggia ha ribadito il suo amore per le Marche, secondo lui ancora poco conosciute. Per questo motivo vuole promuoverle, sottolineando con tono scherzoso: «Forse siamo un po’ gelosi della nostra terra, la vorremmo tenere tutta per noi. Da buon imprenditore però, il mio desiderio è quello di riuscire a valorizzare la ricchezza di una regione che non conosce eguali».
Ha invitato a essere uniti e a lavorare insieme senza campanilismi, chiedendo uno snellimento della burocrazia, che già da quattro anni sta bloccando il recupero di una struttura vicina a Villa Lattanzi.
La promozione del brand Marche tra vecchie e nuove opportunità
Di coesione hanno parlato anche i Sindaci intervenuti tra cui Paolo Calcinaro, per Fermo e Michele Ortenzi per Montegiorgio, di cui è originario Beleggia, Loredana Miconi di “Miconi Srl”, fino al deputato Lucentini e a Francesco Acquaroli, presidente della Regione. Quest’ultimo ha parlato di una proposta di legge dedicata ai borghi storici, per riqualificare gli edifici e spingere la creazione di alberghi diffusi. «Nei borghi la persona arriva, ma poi non trova una struttura dove dormire o altri servizi oltre un semplice bar. Per valorizzare il turismo, dobbiamo ripartire dall’economia e contrastare lo spopolamento» ha affermato Acquaroli.
Impossibile non parlare di viabilità, quando si parla di mobilità. Parlando del finanziamento per la progettazione ed esecuzione di un primo stralcio del tratto Amandola-Servigliano, Acquaroli ha sottolineato come l’ampliamento della SS77 della Val di Chienti, abbia portato all’aumento del valore immobiliare di case a Porto Sant’Elpidio, Civitanova Marche e Porto San Giorgio.
Anche Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche spinge sull’unità, ricordando gli importanti finanziamenti in ballo per la realizzazione di eventi nell’ambito della Macro Regione Adriatico Ionica, per cui, a suo parere, il Fermo Forum rappresenta la casa ideale.
Silvia Ilari
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