MONTEGRANARO - A Montegranaro sono in corso i lavori di restauro e miglioramento sismico del Palazzo Comunale, edificio storico situato in Piazza Mazzini, cuore e punto più alto della città. L’intervento ha visto una rideterminazione del contributo in 3.537.070 euro da parte dell’Ufficio Speciale Ricostruzione, che al tempo stesso ha approvato una perizia di variante in corso d’opera.
“I beni culturali di cui si compongono le città e i borghi del nostro Appennino sono tantissimi, ed in ognuno di loro vi sono tesori di certificata storicità, come in questo caso - spiega il commissario alla ricostruzione Guido Castelli -. Montegranaro ritroverà presto un tassello fondamentale della sua vitta cittadina grazie all’impegno congiunto di tutti, dal Comune, soggetto attuatore dell’intervento, fino all’Usr ed alla Regione Marche”.
“E’ un lavoro importantissimo per la nostra comunità, per questo ringrazio molto il senatore Castelli e il direttore Marco Trovarelli - sottolinea il sindaco Endrio Ubaldi -. C’è una ditta che sta lavorando molto bene e la tempestività è fondamentale. Il nostro obiettivo è terminare il tutto entro l’estate, al massimo entro la festività di S. Serafino ad ottobre».
Il progetto si propone di restituire piena funzionalità all’immobile, con particolare attenzione alla storica sala del Teatro Novelli, che sarà riconvertita in sala consiliare. Il teatro, inaugurato nel 1899 e intitolato all’attore Ermete Novelli, ha rappresentato per decenni il principale luogo di spettacolo e ritrovo cittadino. Oggi, della sua struttura originale restano solo i palchi di proscenio e le decorazioni pittoriche del soffitto, che saranno oggetto di un delicato intervento di recupero.
Il Palazzo, progettato nel XVIII secolo da Virginio Bracci, è vincolato dal Ministero per i Beni Culturali dal 1992. Si sviluppa su cinque livelli, di cui due seminterrati, e presenta una struttura in muratura portante con volte a botte, padiglione e crociera. Tra gli ambienti più significativi si trovano le sale delle maschere, degli scudi e degli stemmi, con soffitti decorati in stile neoclassico e liberty. Particolarmente prezioso è un lacerto pittorico del 1622, rinvenuto durante precedenti lavori, che raffigura stemmi vescovili legati alla Diocesi di Fermo.
È previsto il consolidamento delle murature e delle volte con tecniche compatibili con i materiali originali, il rifacimento della copertura in legno e la realizzazione di un ballatoio in acciaio e vetro nella sala consiliare, in memoria dei palchetti del teatro. In programma anche l’adeguamento impiantistico, con illuminazione a led e impianto antincendio negli archivi.




