Libertà e cura di sé: la 3B di Petritoli vince il concorso fotografico del Tavolo della Legalità

FERMANO - Promosso dal Tavolo della Legalità e coordinato dalla psicologa Rosita Mori, il progetto " La Libertá e la cura di sé" ha visto come protagonisti i ragazzi di vari istituti comprensivi della Provincia di Fermo.

Anche gli alunni delle classi 3A e 3B della secondaria di I grado “Mannocchi - Tornabuoni” di Petritoli hanno partecipato. In classe hanno ascoltato la canzone“W la libertà” di Jovanotti e lasciandosi suggestionare dalle sue parole, hanno fatto attività di brainstroming riflettendo insieme su un’immagine che ben rappresentasse il concetto di libertà.

Scelto il soggetto, lo hanno fotografato ed utilizzato per una ipotetica storia Instagram, infine hanno spiegato il loro scatto con un breve elaborato scritto sul tema.

Martedì 8 marzo l’attività ha avuto la sua sintesi attraverso l’incontro con la dottoressa Mori che ha guidato i ragazzi in un percorso relativo ai cambiamenti neurologici che si verificano nei preadolescenti ed ai pericoli causati dall’assunzione di alcolici e sostanze stupefacenti, concentrandosi sull’importanza della libertà come cura del sé e degli altri: un incontro chiaro ed interessante, che ha catturato l'attenzione dei ragazzi.

Gli alunni di 3A e 3B che hanno condiviso idee profonde e creative e si sono impegnati in un compito di realtà multidisciplinare. “Un grazie va a tutti i docenti che hanno partecipato in vario modo guidando le attività dei ragazzi - comunicano dalla scuola -, a partire dalle professoresse Maria Luisa Genito, Ilaria Gregonelli, Cristiana Millevolte, Annalisa Rosa e dal professor Giorgio Litantrace. Complimenti speciali, inoltre, alla classe 3B di Petritoli che con la sua foto sulle 'scintille di libertà' e relativo testo si è aggiudicata il primo posto nel concorso provinciale ed è ora in attesa di un premio davvero speciale”.

CLASSE 3 B – VINCITRICE 1 PREMIO CONCORSO

“SCINTILLE DI LIBERTÀ”

C'era una volta una piccola scintilla in mezzo al mare capace di illuminare la notte più buia e di attirare a sé la luce dell’intero universo. Era la scintilla della libertà.

Riflettendo sul tema della libertà, che è “preziosa e fragile, Instabile e precaria”, abbiamo pensato a delle scintille di luce.

La scintilla rappresenta l’idea della libertà che nasce in un ambiente ostile ed ignoto, come il mare immerso nel buio della notte, che tende a soffocarla. La luce della libertà “sempre giovane” è condivisa da cinque ragazzi, simbolo dei cinque continenti, perché solo insieme si può essere pienamente liberi.

Dando un breve sguardo alla storia umana, ci rendiamo conto che all’origine della lotta per la libertà c’è proprio questa piccola scintilla, la quale, crescendo ed unendosi ad altre scintille, diventa un ideale molto potente che riesce ad attirare a sé tutti coloro che vi si affidano.

CLASSE 3 A

"Libertà è una nuvola che vola sopra il giudizio, libertà è un fiore di Cactus che sboccia bellissimo, nonostante le spine..."

LIBERTÀ, parola tronca di tre sillabe che contiene un mondo di significati.

La libertà non è una cosa sola, infatti la si percepisce in modo diverso a seconda della condizione di vita personale.

Se dovessimo associare la libertà a qualcosa di materiale, sarebbe una nuvola, poiché ha una forma ben definita che non dipende da nessuno. La si può guardare solo da lontano, si può anche giudicare, ma non se ne può influenzare il modo di essere: un esempio di libertà, infatti, per noi è essere liberi di essere se stessi, senza interferenze.

La libertà è anche un fiore di cactus, poiché non è un fiore qualunque: può sembrare inavvicinabile perché spinoso, così come in alcune parti del mondo la libertà può sembrare qualcosa di irraggiungibile, non avvicinabile, ma dal cactus, anche se di rado, nasce un fiore unico, bellissimo e fragile, per questo bisogna prendersene cura, affinché sopravviva il più a lungo possibile. Quel fiore per noi è libertà che va protetta, in modo che cresca e venga condivisa perché, una volta conquistata è molto facile da perdere. Spesso la diamo per scontata, non abbiamo la percezione di averla finché non sfugge dalle nostre vite.

Molti hanno raggiunto la libertà attraverso guerre e rivolte, causando morti e feriti. Ma la libertà è un insieme di diritti e necessita pace, quindi non si dovrebbe raggiungerla usando le armi, in questo caso si può dire: “il fine non giustifica i mezzi”.

La libertà non è assenza di regole. La libertà dovrebbe essere cosa di tutti. Niente dovrebbe interferire con questo diritto fondamentale.

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