Liberazione di Fermo e del Fermano celebrata domenica 20 giugno

FERMO - Sentita e composta la cerimonia che si è svolta ieri a Fermo in occasione del 77° anniversario della Liberazione di Fermo e del Fermano, nel rispetto delle disposizioni nazionali attualmente vigenti sull’emergenza sanitaria, Il fronte nel giugno del 1944 passò il fiume Chienti, lasciando una scia di morte. Gli eccidi nazifascisti di Caldarette d’Ete nel territorio di Fermo e gli scontri nel Fermano spezzarono molte vite, un tributo di dolore alla rinascita nazionale.

La cerimonia ha avuto un primo momento, nella Chiesa di San Francesco, con la Celebrazione Eucaristica alla presenza delle autorità civili, militari, religiose e delle associazioni, nel corso della quale a nome dell’intera Città di Fermo il Sindaco Paolo Calcinaro ha letto la preghiera alla Madonna del Pianto per rinnovare, come ogni anno, il voto fatto per la salvezza della Città di Fermo dai lutti di guerra.

A seguire, nel piazzale antistante la chiesa dell’Immacolata Concezione di Caldarette Ete il secondo momento con la cerimonia commemorativa, nel corso della quale, si sono succeduti gli interventi del Presidente dell’Anpi provinciale Paolo Scipioni, del Sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, del vicario del Prefetto di Fermo Alessandra De Notaristefani Di Vastogirardi, del vice Presidente della Provincia Stefano Pompozzi, del Senatore Francesco Verducci e del Colonnello Claudio Brunetto, Comandante del Comando Militare Esercito Marche.

Cerimonia che è stata anche l’occasione per un momento di riflessione, un momento per conoscere la storia locale, per gli alunni presenti di alcune scuole del territorio, in particolare la media “M. Pupilli”, rappresentata dalla vice Preside Ketty Perini di Grottazzolina e la media “Collodi” di Montappone, rappresentata dalla Dirigente Patrizia Tirabasso, vincitrici del concorso intitolato a “Ada Natali”, originaria di Massa Fermana, per cui è intervenuto il Sindaco Gilberto Caraceni, alunni cui sono stati consegnati dall’Anpi provinciale libri per le biblioteche scolastiche.

Don Pietro Orazi ha poi benedetto le corone d’alloro che sono state deposte per omaggiare, alla presenza dei familiari e dei parenti, le vittime dell’eccidio compiuto a Caldarette il 19 giugno 1944, sui cippi in memoria di Giuseppe e Luigi Fortuna, che furono scambiati erroneamente per partigiani, crivellati di colpi dai tedeschi per rappresaglia, di Serafino Santini, che venne arso vivo per aver tentato di riappropriarsi delle bestie confiscate dai tedeschi, e del piccolo Giovanni Protasi, morto a soli sei anni per una scheggia di cannonata allo stomaco e privato delle cure necessarie.

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