TORRE SAN PATRIZIO - Sabato 2 giugno a Torre San Patrizio, nel tardo pomeriggio, la benedizione del parroco don Mario Moriconi ha salutato, di fronte ad un folto pubblico, l’inaugurazione della rinnovata Chiesetta delle Rose, un piccolo gioiello architettonico risalente al XV secolo restituito al suo antico splendore. I lavori, seguiti dal geometra Andrea Rutili, hanno previsto la ristrutturazione sia del tetto dell’edificio principale che dei locali adiacenti. Inoltre, sono state risistemate le pareti interne, le inferriate esterne e le travature portanti in legno.
L’importanza dell’edificio sacro è testimoniata dal fatto che al suo interno vi si trovano diverse opere di pregio: una scultura lignea policroma riproducente la Santa Casa di Loreto; il quadro della “Madonna delle Rose” opera di Luigi Fontana; vestiti d’epoca delle prime confraternite conservati in ottimo stato. Tra tutte però spicca l’affresco raffigurante la Madonna in trono che allatta il Bambino, datato 1466 e attribuito a Pietro Alemanno, uno dei più validi seguaci di Carlo Crivelli. Le Confraternite di Torre San Patrizio (quella del SS. Sacramento è proprietaria dell’immobile) da tempo avvertivano l’esigenza di recuperare questo bene che rappresenta un luogo significativo per la comunità in quanto viene utilizzato sia per lo svolgimento di funzioni religiose che come luogo di preghiera dopo che il terremoto ha provocato la chiusura delle due chiese principali.
La volontà delle Confraternite si è affiancata a quella della parrocchia e della cittadinanza, ed è stato ancor più importante ai fini del restauro, il supporto finanziario di alcune aziende quali Giano Calzature, Conceria Tirrenia, Calzaturificio La Trento, Costanzi Autotrasporti cui si sono aggiunti il Calzaturificio Gordon, il Panificio San Patrizio, Lauro Design, Steca, Pegas, Electric Palmar ed Eurospin Montegranaro. Una piccola guida alla scoperta di Torre San Patrizio dal titolo Una “torre” di storie è stata realizzata e presentata subito dopo la benedizione, mentre una targa riportante i nomi dei benefattori è stata scoperta per l’occasione: gli imprenditori Mario Giordani ed Enrico Paniccià hanno preso la parola sottolineando il proprio legame con il paese di Torre ed il valore della vicinanza del mondo dell’impresa alle comunità di riferimento.
La Chiesetta delle Rose torna dunque ad essere punto di riferimento per le Confraternite e tutti i torresi, luogo di preghiera ed espressione della tradizione religiosa del paese. “Il nostro impegno è far sì che questo luogo sacro continui a vivere” sottolineano Maurizio Ignazi e Luciano Fagiani, rispettivamente priore ed ex priore della Confraternita del SS. Sacramento. “Per questo lo renderemo disponibile a chiunque voglia utilizzarlo confacentemente alle sue funzioni, e cioè per matrimoni, battesimi ed altre cerimonie sacre, ma anche come luogo aperto ad un uso più ampio come, ad esempio, un corso di musica per bambini che partirà a breve”.
Soddisfazione per il recupero della chiesa è stata quindi espressa anche da altri membri delle confraternite tra cui Luigi Zeppilli e Antonio Belà, quest’ultimo nuovo priore della Confraternita del Rosario.