Installazione di un'antenna di telefonia mobile nella zona del cimitero di Monterubbiano, il Tar Marche non sospende i provvedimenti del Comune di motivato diniego

MONTERUBBIANO - Con ordinanza del 23 novembre 2023, il TAR Marche non ha concesso la sospensiva dei provvedimenti del Comune di Monterubbiano richiesta da una società di telefonia mobile interessata all’installazione di un'antenna. L'Amministrazione comunale, infatti, aveva deciso di costituirsi in giudizio in merito al ricorso al Tar Marche avanzato dalla stessa società e notificato alla fine di ottobre.

Ai sensi della normativa regionale, il Comune nei mesi scorsi aveva approvato un Regolamento per il corretto inserimento nel territorio comunale di antenne per la telefonia mobile, finalizzato alla salvaguardia della salute delle persone, dell’ambiente e dei beni monumentali.

Il problema dell’installazione di nuove antenne è molto sentito dai cittadini, alcuni dei quali vorrebbero che sia ben servito tutto il territorio, mentre altri, preoccupati per gli aspetti legati alla salute, non vogliono questo tipo di installazioni vicino alle zone abitate ed altri ancora vogliono che venga tutelato il paesaggio di pregio, che ha visto questo Comune riconosciuto con il titolo onorifico di “Bandiera Arancione”.

"Come amministratori pubblici - recita il comunicato stampa inviato dal Comune di Monterubbiano -, ovviamente, siamo interessati ad avere un servizio di telefonia ottimale in tutto il territorio, ma vogliamo farlo salvaguardando la salute delle persone e l’ambiente di particolare pregio paesaggistico e storico/artistico. Il problema inerente la necessità di migliorare la copertura della rete di telefonia mobile nel territorio comunale è stato anche dibattuto in Consiglio il 28 marzo 2023, a seguito di un'interrogazione presentata della Minoranza. Quindi, quando una società ha manifestato la propria volontà di installare un’antenna nella zona del cimitero monumentale, l'Amministrazione comunale ha evidenziato come nella zona non ci fossero aree adatte allo scopo e come il Regolamento comunale impedisse tale installazione in quella zona di pregio, concedendo comunque la propria disponibilità nel fornire ulteriori chiarimenti. Successivamente, la stessa società, non curante di quanto fatto presente dal Comune, ha presentato istanza per l’installazione di un’antenna a nord del cimitero monumentale, nell’area di rispetto, proprio nell’area che il Comune aveva indicato come non idonea. Il Comune, quindi, non ha potuto autorizzare l’installazione.

È stato specificato, inoltre, come il Comune sia tenuto al rispetto della vigente LR 12/2017 e non possa eludere le propedeutiche procedure previste nella stessa legge che coinvolgono altri soggetti nel processo di pianificazione (partecipazione dell’ARPAM, dei Comuni confinanti, degli altri gestori, dei portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati ai sensi della normativa statale vigente, dei cittadini nonché degli altri soggetti pubblici e privati interessati).

La pretesa della società di ottenere il rilascio di un Titolo Unico diretto - senza lo svolgimento delle obbligatorie e propedeutiche procedure nonché senza l’individuazione di un’area idonea e senza verificare preventivamente la fattibilità materiale della costruzione - non poteva essere soddisfatta. A seguito di tutto ciò, la stessa società ha impugnato i provvedimenti comunali e, così, ci siamo trovati costretti a costituirci in giudizio.

Il TAR, come anzi detto, non ha concesso la sospensiva ritenendo in prima battuta non assimilabili le ragioni della società interessata alle altre innumerevoli controversie, aventi ad oggetto l'installazione di stazioni radiomobili.

Il TAR, quindi, ha riconosciuto una peculiarità fattuale che distingue la vicenda di Monterubbiano dalle altre controversie attinenti ad altri Comuni, conclusesi favorevolmente per le società telefoniche. Il passaggio successivo sarà la trattazione del merito in un’udienza pubblica fissata per il 26 giugno 2024. Nel frattempo, è auspicabile che tutte le società interessate individuino soluzioni alternative che possano soddisfare l’interesse dell’Amministrazione comunale di Monterubbiano, sempre finalizzato alla tutela della salute delle persone e alla salvaguardia paesaggistica e dei beni storico/artistici, nel rispetto della normativa regionale".

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