Negli ultimi vent’anni il mondo della musica ha vissuto una trasformazione profonda, che ha rivoluzionato il modo in cui artisti e pubblico si incontrano. Internet ha cambiato tutto: la promozione, la fruizione, l’esperienza stessa del concerto. Ciò che un tempo richiedeva code ai botteghini e contanti in mano, oggi si risolve con pochi clic da uno smartphone. Ma, insieme alla comodità, il digitale ha portato anche nuove sfide legate alla sicurezza, all’autenticazione degli utenti e alle truffe online. In questo contesto, l’identità digitale rappresenta una chiave di svolta che potrebbe rendere il futuro dei concerti non solo più connesso, ma anche più sicuro.
Dalla promozione su carta alle strategie digitali
L’era pre-internet della musica dal vivo era scandita da volantini, manifesti e passaparola. Gli artisti e le agenzie di booking affidavano la promozione a media tradizionali, mentre i fan dovevano recarsi fisicamente nei punti vendita per acquistare i biglietti. Con l’avvento del web e, successivamente, dei social network, il panorama è cambiato radicalmente. Oggi la promozione di un tour parte da una campagna su Instagram o TikTok, da un video su YouTube, o da un annuncio su Spotify che raggiunge milioni di persone in pochi secondi. La comunicazione è diventata diretta, bidirezionale, istantanea.
Questa trasformazione ha reso i concerti esperienze sempre più integrate: l’evento non è più confinato al luogo fisico, ma si estende online, dove l’interazione continua ben oltre la durata dello show. L’entusiasmo del pubblico si amplifica sui social, alimentando un ecosistema digitale che accompagna artisti e fan prima, durante e dopo il concerto.
La rivoluzione dello streaming e dei concerti ibridi
L’impatto della pandemia ha accelerato un processo già in corso: la nascita dei concerti ibridi e delle performance in streaming. Artisti di fama internazionale e band emergenti hanno sperimentato nuove modalità di fruizione, permettendo ai fan di assistere a spettacoli in diretta da casa propria. Questa evoluzione ha aperto il mondo della musica dal vivo a un pubblico globale, superando barriere geografiche e logistiche.
Anche con il ritorno agli eventi dal vivo, l’ibridazione tra fisico e digitale non è più un’eccezione. Le dirette social, i contenuti esclusivi online, i meet&greet virtuali e i biglietti “digital experience” sono diventati parte integrante del business musicale. Tuttavia, con l’aumento della digitalizzazione, si è fatta sempre più urgente la necessità di sistemi di autenticazione affidabili, capaci di tutelare fan e organizzatori.
L’era dei biglietti online e il rischio del bagarinaggio digitale
Oggi quasi tutti i biglietti vengono acquistati online. Le piattaforme ufficiali garantiscono rapidità e tracciabilità, ma la popolarità di questo canale ha favorito la nascita di nuovi rischi. Il bagarinaggio digitale è diventato una piaga moderna: software automatizzati, noti come “bot”, comprano interi lotti di biglietti appena messi in vendita per rivenderli a prezzi maggiorati su siti paralleli. Questo fenomeno danneggia sia gli artisti sia i fan, che si ritrovano a pagare cifre esorbitanti per assistere a un concerto.
Accanto al bagarinaggio, si è diffuso il fenomeno dei siti truffa: copie quasi perfette dei portali ufficiali che promettono biglietti a prezzi vantaggiosi, ma che in realtà sottraggono denaro e dati sensibili agli utenti. Le autorità e gli organizzatori stanno cercando di contrastare queste pratiche, ma il mercato parallelo online continua a prosperare. Secondo un’indagine pubblicata su ICT Security Magazine, le truffe legate alla vendita di biglietti digitali sono in costante aumento e rappresentano ormai una parte significativa delle frodi online legate all’intrattenimento.
L’identità digitale come strumento di sicurezza
Per affrontare questi problemi, il settore musicale potrebbe ispirarsi a quanto già accade in altri ambiti digitali. L’adozione di sistemi di identità digitale verificata, come quelli promossi dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), rappresenta un passo concreto verso una maggiore sicurezza. La Carta d’Identità Elettronica (CIE), per esempio, consente oggi di accedere a molti servizi pubblici e privati in modo sicuro e certificato. Il suo impiego in contesti come la biglietteria digitale potrebbe garantire che ogni acquisto sia associato a un utente reale, impedendo l’uso di identità false o multiple.
In altri settori, come quello dei giochi online regolamentati, la verifica dell’identità tramite strumenti digitali è già una realtà consolidata. Il processo di autenticazione, che include procedure come registrarsi con la CIE, viene utilizzato per garantire la trasparenza e la conformità alle norme di sicurezza. È interessante notare come questo approccio, nato per assicurare un ambiente digitale controllato, possa trovare applicazione anche nel mondo della musica e degli eventi dal vivo.
Verso i biglietti digitali sicuri
Immaginare un sistema di ticketing basato sull’identità digitale significa pensare a un mercato più equo e trasparente. In un futuro non troppo lontano, l’acquisto di un biglietto per un concerto potrebbe avvenire solo dopo una verifica dell’identità digitale dell’acquirente, attraverso strumenti certificati come la CIE o lo SPID. In questo modo, ogni biglietto sarebbe legato in modo univoco a una persona, riducendo drasticamente la possibilità di frodi, duplicazioni o rivendite abusive.
Una simile innovazione porterebbe benefici anche agli organizzatori. Sapere chi partecipa realmente a un evento aiuterebbe a gestire meglio la sicurezza e l’accesso, ma anche a migliorare l’esperienza dei fan. Le piattaforme di biglietteria potrebbero integrare meccanismi di notifica in tempo reale, sistemi di trasferimento controllato dei biglietti e strumenti di monitoraggio per prevenire abusi.
Il ruolo della tecnologia nel futuro dei concerti
Guardando al futuro, il confine tra tecnologia e musica diventerà sempre più sottile. Le soluzioni di autenticazione digitale potrebbero integrarsi con altre innovazioni emergenti, come la blockchain e gli NFT applicati al ticketing. Alcuni festival stanno già sperimentando biglietti basati su token digitali non replicabili, che garantiscono unicità e tracciabilità, eliminando il rischio di falsi.
In questo scenario, l’identità digitale non sarà solo un mezzo di verifica, ma diventerà parte dell’esperienza. I fan potrebbero utilizzare la propria identità digitale per accedere a contenuti esclusivi, per accumulare punti fedeltà legati ai concerti frequentati o per entrare in community ufficiali gestite dagli artisti stessi.
Una prospettiva di fiducia per artisti e fan
La fiducia è l’elemento più prezioso nel rapporto tra artista e pubblico. L’introduzione di sistemi digitali sicuri può rafforzare questo legame, garantendo che ogni interazione, acquisto o accesso avvenga in un ambiente trasparente e protetto.
La musica dal vivo, da sempre sinonimo di libertà ed emozione, deve potersi adattare al mondo digitale senza perdere la sua autenticità. La tecnologia non deve sostituire l’esperienza, ma proteggerla. In questo senso, l’identità digitale rappresenta una sorta di “patente” del nuovo spettatore: una conferma di fiducia reciproca tra chi offre spettacolo e chi lo vive.