FERMO - Quattro giorni intensi, forse passati in sordina ma sicuramente molto profondi. Dal 20 al 23 febbraio nell’Arcidiocesi di Fermo sono arrivati “in visita” i simboli della Giornata Mondiale dei Giovani: il Crocifisso di San Damiano e la Madonna di Loreto. Gli stessi simboli che dalla domenica delle Palme del 2015 sono in giro per l’Italia in visita alle diocesi, prima di arrivare a Cracovia, questa estate, in occasione dell’incontro mondiale dei giovani con Papa Francesco in programma nel mese di luglio.
Tanti i luoghi “speciali” visitati: su invito di Papa Francesco, i simboli hanno raggiunto le periferie umane della nostra diocesi, portando di fatto la luce di Cristo e la freschezza dei giovani in ogni luogo visitato. Sabato 20 febbraio il crocifisso e la statua della Madonna sono arrivati nel monastero delle Monache Cappuccine di Fermo, dove è stata organizzata una veglia di preghiera. Domenica mattino, dopo le lodi guidate dalle clarisse in monastero, si è snodata per le vie della città una processione che ha condotto i simboli nella Casa di Reclusione di Fermo, dove alle ore 09.00, insieme al cappellano don Michele Rogante, alcuni giovani hanno potuto celebrare l’eucaristia insieme ad alcuni detenuti. Un ringraziamento speciale va alla direttrice del carcere, dott.ssa Eleonora Consoli, per aver autorizzato tale iniziativa. Terminata la messa, i giovani sempre in processione hanno raggiunto l’ospedale di Fermo, dove sono rimasti ancora in preghiera. Dopo un passaggio nella vicaria di Civitanova domenica pomeriggio (alla Caritas della Parrocchia di San Gabriele e nella Parrocchia di San Marone), i simboli sono tornati a Fermo ed hanno attraversato la porta santa in cattedrale, dove alle ore 21.00 è stato recitato il santo rosario.
Lunedì 22 i simboli sono rimasti in cattedrale, dove alle ore 19.00 è stata celebrata una messa presieduta da S.E. Mons. Luigi Conti, Arcivescovo di Fermo. Presente anche il sindaco Paolo Calcinaro. Martedì mattino, 23 febbraio, la consegna degli stessi alla diocesi di Macerata.
Un ringraziamento speciale va a don Tony Venturiello, responsabile del Servizio di Pastorale Giovanile dell’arcidiocesi di Fermo ed ai suoi più stretti collaboratori che, con impegno e dedizione, hanno reso possibile tale esperienza.
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