I licenziamenti alla Steat discussi in consiglio regionale, Cesetti: “La Regione Marche non scelga il disimpegno"

FERMANO - “E’ urgente che la Regione Marche si faccia promotrice di un tavolo istituzionale insieme alla Provincia e il Comune di Fermo che convochi immediatamente Steat Spa per affrontare il tema della rimodulazione del servizio di pulizia degli uffici e degli autobus, affinché vengano pienamente garantiti i livelli occupazionali. La giunta regionale, infatti, non può e non deve disimpegnarsi dalla vertenza apertasi dopo il licenziamento di nove lavoratori della nuova società a cui è stato appaltato il servizio di pulizia, solo perché, come ci ha informato l’assessore Aguzzi, non è stata coinvolta dai vertici della Steat Spa. Anche perché, come ho già avuto modo di sottolineare, questi licenziamenti sono inaccettabili in un appalto espletato da una società a capitale pubblico, la quale ha il dovere di non restare indifferente ai suoi fini sociali”.

A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti a margine della seduta che ha discusso l’interrogazione da egli presentata alla giunta regionale per conoscere quali azioni la Regione Marche intendesse intraprendere nei confronti della Steat Spa, la Provincia di Fermo e il Comune di Fermo per evitare i licenziamenti delle lavoratrici e dei lavoratori addetti ai servizi di pulizia degli autobus e degli uffici annunciati alla fine dello scorso anno.

“Così come - aggiunge il consigliere dem - non rappresenta un valido motivo per non rinnovare il contratto a quei lavoratori, la volontà della ditta appaltatrice di riportare l’organico del servizio pulizia ai livelli precedenti alla pandemia. Come indicano i dati ufficiali, il Covid non è stato sconfitto e richiede da parte di tutte le istituzioni pubbliche l’adozione di azioni che siano in grado di frenare in maniera efficace il contagio. In secondo luogo, dovremmo fare tesoro dell’esperienza maturata proprio durante il Covid: è un gravissimo errore tornare al passato come se nulla fosse accaduto, risparmiando sulla qualità dei servizi, anziché potenziarli in chiave di maggiore prevenzione e sicurezza, grazie all’impiego di nuovo personale”.

“Infine - conclude Cesetti - la dirigenza della Steat Spa non si nasconda dietro a problemi di ordine economico, visto che ha proceduto all’acquisto del deposito area di Santa Lucia, pagato 900 mila euro in più rispetto al valore iniziale, grazie alla sciagurata decisione del Comune di Fermo di non esercitare il diritto di prelazione”.

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