FERMO - La notizia vera di via Brunforte è che si è ufficialmente costituito un comitato di cittadini residenti nell'area, composto da una trentina di persone, per restituire una prospettiva di dignità a tutto il quartiere. Poi, a seguire, l'ennesimo episodio di violenza, segno di un disagio sociale fortissimo. Da troppo tempo infatti il cortile Gigliucci, via Santa Croce e via Graffigna sono teatro di spaccio di sostanze stupefacenti. E siamo in pieno centro storico, in quella Fermo che si vanta di essere città della cultura ma che sembra aver dimenticato che, oltre a Piazza del Popolo, c'è molto altro da scoprire, tutelare e valorizzare. Ma anni di scelte sbagliate, o non scelte, hanno fatto sì che si arrivasse a questa situazione, ed è questo il motivo che ha spinto diversi cittadini a unirsi in un comitato.
Un'esperienza unica, sinora, per Fermo, almeno nelle intenzioni dei promotori: "riteniamo sia utile fungere da pungolo per la pubblica amministrazione e le forze dell'ordine, da una parte con idee, progetti, iniziative, dall'altra come deterrenza contro la delinquenza chiedendo più controlli e concreti strumenti di intervento. Siamo arrivati a un punto in cui non è più tollerabile quel che sta accadendo. Se non riusciremo a presidiare questi contesti urbani diverremo sempre più terra di conquista del malaffare e assisteremo sempre più a scene da Far West. La nostra proposta va nella direzione di riappropriarci del quartiere con progettualità e iniziative culturali e di riqualificazione urbanistica per contrastare il degrado che l'assilla ormai da anni. Abbiamo idee e suggerimenti, chiediamo che Comune, Erap e forze dell'ordine ci ascoltino e collaborino fattivamente per costruire insieme il futuro possibile di via Brunforte e delle zone limitrofe".