Fermano, nell'ambito di controlli dei carabinieri in cantieri edili e in locali notturni, sono stati individuati lavoratori in nero ed irrogate sanzioni per oltre 36.000 Euro

FERMANO - Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento - indagini preliminari - fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, si comunica che nel corso della settimana appena conclusa sono stati intensificati i controlli in ambito edilizia e locali notturni condotti dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno unitamente al Nucleo Operativo del Gruppo Tutela Lavoro di Venezia, ai Carabinieri del Comando Provinciale di Fermo e della Compagnia di Montegiorgio, finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, portando all’individuazione di 5 aziende irregolari, 2 lavoratori in nero ed oltre 36.000 euro di sanzioni comminate. Le attività ispettive, di natura ordinaria e tecnica, si sono estese su tutto il territorio della provincia di Fermo ed hanno consentito di individuare 4 cantieri edili in cui non era garantita la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. In particolare sono stati rinvenuti materiali di costruzione depositati impropriamente sui ponteggi in maniera tale da comprometterne la stabilità, nonché la rimozione del Documento Valutazione Rischi dalla sede di cantiere. Veniva inoltre riscontrata la presenza di un cittadino extracomunitario impiegato come manovale “in nero”. Le attività legate ai controlli dei locali della movida notturna hanno invece portato alla chiusura di un Night Club all’interno del quale, oltre alla presenza di una lavoratrice extracomunitaria clandestina in nero, sono state accertate gravi inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro tra le quali l’omessa redazione del Documento Valutazione Rischi.

Venivano inoltre conclusi gli accertamenti legati ad un precedente accesso ispettivo presso una ditta individuale che si occupa di commercio on line di autoveicoli leggeri, che consentivano di accertare un’evasione contributiva con conseguente recupero di contributi previdenziali obbligatori non versati dal 2020 al 2023 per un importo di oltre 40.000 euro. Complessivamente venivano individuati 13 lavoratori di cui 2 “in nero”, adottata 1 sospensione dell’attività d’impresa e accertate 4 violazioni in materia di sicurezza con l’irrogazione di sanzioni complessive, penali ed amministrative, per un totale di oltre 36.000 euro, oltre ad un recupero contributivo superiore a 40.000 euro.

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