Droga, inseguimento, sequestri e denuncie: l'attività della Questura di Fermo

FERMANO - Di seguito alla recente attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti condotta dalla Squadra Mobile, conclusasi con il sequestro record di più di 23 chilogrammi tra Cocaina (foto), Hashish e Marijuana, e con l’arresto del detentore, convalidato dalla Autorità Giudiziaria fermana, l’Ufficio investigativo della Questura prosegue nello sviluppo delle informazioni assunte sul territorio per limitare la piaga dell’utilizzo di droghe rintracciando gli spacciatori che, sotto la pressione delle forze dell’ordine, sono costretti a modificare le proprie abitudini, portando con sé solo poche dosi per lo smercio con la scusa dell’utilizzo personale.

Nel pomeriggio del 5 agosto, dopo alcuni mirati appostamenti, gli operatori della Squadra Mobile hanno proceduto a controllare un cittadino italiano cinquantenne, il quale era stato visto consegnare un piccolo involucro ad un noto tossicodipendente dal quale aveva ricevuto una banconota. Immediatamente bloccato, il soggetto veniva trovato in possesso solamente di 350 euro, mentre la successiva perquisizione domiciliare portava al rinvenimento di 10 dosi di Cocaina già pronte per lo spaccio, vendute normalmente al prezzo di 50 euro ognuna. In una pertinenza dell’abitazione sono state successivamente trovati i materiali per il confezionamento delle dosi ed un bilancino di precisione per la suddivisione della sostanza. L’uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per la detenzione ai fini di spaccio della sostanza sequestrata, unitamente al denaro ritrovato nelle tasche nel momento del fermo.

Grande impegno anche della Squadra Volante, gli operatori della quale sono incessantemente al servizio dei cittadini. Tra i numerosi interventi, durante un posto di controllo cittadino, il personale della Polizia di Stato intimava al conducente di un ciclomotore di fermarsi ma quello, con una manovra elusiva si allontanava dalla via. Immediatamente i poliziotti si ponevano all’inseguimento per le vie cittadine e malgrado l’utilizzo dei segnali per farlo fermare, il soggetto proseguiva la sua fuga. Subito dopo un sottopasso, a causa di una errata manovra, il conducente perdeva il controllo del motoveicolo, rovinando prima a terra, poi proseguendo la fuga a piedi. Raggiunto dagli equipaggi della Volante il soggetto opponeva una forte resistenza al controllo ma veniva bloccato. I successivi accertamenti portavano al rinvenimento, nella tasca dei pantaloni, di un coltello a serramanico, che veniva sequestrato. Inoltre gli operatori acclaravano che il furto di quel motoveicolo era stato denunciato il giorno precedente a Porto sant’Elpidio. Il mezzo veniva sottoposto a sequestro ed affidato ad una depositeria autorizzata. Il conducente, un cittadino straniero ventenne irregolare sul territorio nazionale, veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, porto non autorizzato del coltello, ricettazione del motoveicolo oggetto di furto e per inottemperanza all’Ordine del Questore di lasciare l’Italia.

Nel corso di un’altra attività, il personale della Volante ha proceduto al controllo di una donna straniera trentacinquenne trovata, ferma, in sella ad un ciclomotore che presentava evidenti segni di danneggiamenti. Ad una prima verifica è risultato che il sistema di accensione del mezzo era stato forzato ed artigianalmente modificato per consentire il funzionamento. I successivi approfondimenti di polizia giudiziaria permettevano di accertare che il ciclomotore era stato denunciato come oggetto di furto un paio di giorni prima. La donna in sella veniva trovata in possesso di una borsa in tela contenente sei telefoni cellulari, una videocamera, alcuni monili, numerosi oggetti nuovi per il trucco, alcuni capi di abbigliamento ed accessori, oggetti dei quali non era in grado di fornire indicazioni sulla provenienza legittima. Accompagnata in Questura, la straniera veniva denunciata all’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione, il motoveicolo veniva sottoposto a sequestro come il restante materiale ritrovato per il quale saranno attivate le procedure per il rintraccio dei proprietari. Al termine delle attività di polizia giudiziaria, la donna è stata affidata all’Ufficio Immigrazione della Questura per l’emissione dei provvedimenti amministrativi a suo carico in quanto clandestina sul territorio nazionale.

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