PORTO SAN GIORGIO - I Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Fermo, nell’ambito delle attività finalizzate a infrenare il traffico delle sostanze stupefacenti sulla costa fermana, nella tarda serata di ieri, controllavano un’autovettura Seat Ibiza con una coppia a bordo, in Porto San Giorgio, nei pressi del casello autostradale. L’atteggiamento assunto dai due, che apparivano tesi e nervosi per il controllo in atto, portava gli operanti ad approfondire l’attività con un’ispezione al mezzo, dal quale recuperavano due involucri contenenti complessivamente gr. 21 di cocaina purissima e la somma di €. 350,00 ritenuta provento di attività illecite, occultate nella tasca della portiera anteriore lato passeggero.
La successiva perquisizione a casa della donna, residente a Fermo, permetteva il rinvenimento di gr. 180 di hashish suddivido in due panetti e due ovuli, abilmente occultati all’interno di alcuni vasi sistemati in giardino, riempiti con terra e detersivo, nel vano tentativo di eludere eventuali controlli con unità cinofile. Di quest’ultimo stupefacente si assumeva la responsabilità il coniuge della donna, al quale da solo un giorno erano stati concessi gli arresti domiciliari, dopo l’arresto operato dagli stessi militari, il 29 gennaio scorso, perchè sorpreso a cedere 6 gr. di hashish a un acquirente della provincia di Macerata. Nella circostanza, gli inquirenti recuperarono ulteriori 12 gr. di hashish, 100 di marijuana e 10 di cocaina occultati all’interno dell’abitazione. Considerato anche il precedente, l’uomo, 49enne di origine marocchina, nullafacente, è stato nuovamente tratto in arresto e associato presso la Casa Circondariale di Fermo.
La coniuge dell’arrestato, 50enne marocchina, disoccupata e l’algerino di 24anni, proprietario e conducente dell’auto, anch’egli residente a Fermo, venivano deferiti in stato di libertà per detenzione al fine di spaccio della sostanza stupefacente trasportata. Tutto lo stupefacente recuperato, il denaro e un telefono cellulare in uso sono stati sottoposti a sequestro.
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