Decreto terremoto, Verducci: sostegno e risorse per ricostruire presto e bene

TERREMOTO - «Il decreto terremoto fornisce sostegno e strumenti necessari per permettere ai territori di rialzarsi e di non arrendersi. Nel testo si amplia il perimetro del cratere sino a comprendere 131 comuni sulla base dell’intensità e dell’estensione dei danni. Ma le verifiche sono ancora in corso, siamo all'inizio del percorso e nessuno esclude che sulla base delle verifiche di agibilità, i presidenti delle Regioni potranno chiedere l’integrazione del cratere. Il nostro obiettivo è ricostruire, presto e bene, il tessuto urbanistico e comunitario di una zona nevralgica della spina dorsale del nostro Paese». Lo ha affermato il senatore Francesco Verducci, intervenendo nell'Aula del Senato per la dichiarazione di voto a nome del gruppo del Partito Democratico. "Quella approvata è una normativa che mai prima d'ora era stata così efficace, innanzitutto in termini di risorse messe a disposizione - ha proseguito Verducci: tra emergenza e ricostruzione, nel decreto-legge e nella legge di bilancio vi sarà un primo stanziamento di oltre 8 miliardi. Si tratta di una legislazione che sarà tra le più avanzate in Europa, la quale dovrà fare la sua parte, contribuendo ai fondi per la ricostruzione. Parallelamente, va difeso per primo il lavoro e vanno preservati la filiera di impresa e il patrimonio produttivo, ridando forza al nostro modello artigiano unico al mondo, fatto di capitale sociale e umano che fa tutt'uno con i territori, vanto del Made in Italy. È quel che avviene con questo decreto, che fornisce supporto e strumenti per mettere tutti i soggetti economici e produttivi nelle condizioni di ripartire: sostegno ai lavoratori colpiti, contributo diretto ai lavoratori autonomi ed atipici, integrazione salariale, busta paga pesante (senza trattenuta) per i lavoratori dipendenti".

La'ssessore prosegue spiegando che "poiché l'obiettivo è ricostruire tutto il tessuto urbanistico e comunitario preesistente: tanto che, per la prima volta, si dà ristoro totale, al cento per cento, non solo alle prime case, ma anche alle seconde - non era avvenuto per la tragedia dell'Aquila e dell'Emilia Romagna - e alle seconde case fuori dal cratere, che sono nei centri storici, nei borghi, nelle frazioni e a quelle sparse, se affittate. Inoltre, sono previste misure fondamentali a sostegno dei Comuni, la cui tenuta è decisiva: l'esclusione del pareggio di bilancio, la sospensione dei mutui e degli adempimenti finanziari, l'aumento del personale per velocizzare il monitoraggio e la possibilità di utilizzare i tecnici comunali per redigere le schede di accertamento. Infine, di fondamentale importanza, è l'inserimento di tutte le infrastrutture, comprese quelle comunali, nella competenza dell'ANAS, garantendo così certezza nei finanziamenti e completezza nelle opere. Di fronte all'emergenza - in conclusione - non esiste colore: si lavora insieme per dare fiducia e forza al nostro territorio e al Paese».

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