Cortile Gigliucci, assemblea pubblica per restituire dignità ad uno degli spazi più belli del centro storico di Fermo

FERMO - Quella del “cortile Gigliucci” è una storia antica, antica più di un secolo se è vero che campeggia ancora una data che indica il 1899 sopra l’architrave del loggiato che costeggia la parte sud del piazzale. Nel Palazzo, appartenuto a una delle storiche famiglie aristocratiche di Fermo, i Gigliucci appunto, visse nella seconda metà dell’Ottocento, una delle più grandi cantanti dell’epoca, Clara Anastasia Novello, moglie del conte Giovan Battista Gigliucci. Leggenda vuole che la contessa si affacciasse in quel che allora era uno splendido giardino cantando le arie che l’avevano resa famosa in tutto il mondo. Oggi di quel giardino non rimane nulla, se non una bella pianta d’alloro e qualche cespuglio che si affaccia verso i Sibillini. Oggi quel giardino è diventato un parcheggio, ma soprattutto un luogo di traffici più o meno leciti. Prevale l’abbandono e l’incuria, soprattutto per la scalinata di ferro in stile liberty con cui si accedeva alla passeggiata sopra il loggiato che meriterebbe ben altra valorizzazione che non una chiusura raffazzonata. Così come la vasca addossata al muro in fondo al piazzale, destinata ad aiuola ma mai utilizzata e soltanto fonte di umidità per le case confinanti. Così come i due vani che si affacciano sul piazzale, destinati a edilizia residenziale pubblica e mai assegnati in più di venti anni dalla loro ristrutturazione.

Possiamo tranquillamente affermare che si tratti di un cattivo esempio di gestione del patrimonio pubblico che si trascina da anni, e proprio per questa ragione, e per allargare però la riflessione a un intero quartiere del centro storico, Santa Caterina, che soffre disagi di varia natura, alcuni cittadini hanno deciso di autoconvocarsi in una pubblica assemblea con l’idea di costituire, se ve ne saranno le condizioni, un comitato per la valorizzazione del “cortile Gigliucci” e delle aree circostanti. L’appuntamento è per giovedì 26 giugno alle ore 21.15, proprio nel cortile: sarà l’occasione per discutere, confrontare idee, sollecitare proposte e soluzioni e cominciare a restituire dignità a uno dei luoghi meno conosciuti, ma più incantevoli di Fermo.

L’invito, ovviamente, è rivolto non solo ai residenti, ma a tutti coloro che abbiano a cuore la salvaguardia del nostro patrimonio storico urbano.

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