COMUNANZA – Una sera d’estate in cui le storie hanno preso vita sotto le stelle, tra immagini, parole ed emozioni condivise. Il Festival Storie ha fatto tappa per la prima volta a Comunanza, new entry del circuito, regalando al pubblico un’esperienza intensa, partecipata e profondamente legata al territorio. Nella cornice del parco Carlo Alberto Dalla Chiesa, gremito, è stato proiettato "Zamora", primo lavoro da regista di Neri Marcorè. A seguire, l’atteso incontro con Marcorè, intervistato da Laura Daphne Marziali, ha portato il pubblico dentro la genesi del film, le emozioni che lo hanno accompagnato, le sfide e le soddisfazioni di questa nuova avventura creativa. Un dialogo autentico, intimo, un ritorno a casa, in tutti i sensi, per l’attore marchigiano, che ha parlato con affetto del legame con la sua terra: “Sono molto contento di essere di nuovo al Festival Storie, l’affetto del pubblico è sempre caloroso e non bisogna darlo mai per scontato. Sono tanti anni che vivo lontano dalle Marche, ma il legame con la mia regione non si è mai spezzato. Questa è casa, qui ritrovo emozioni e sensazioni della mia infanzia”.
Un momento speciale che ha saputo unire arte, comunità e memoria, con la semplicità e l’eleganza che contraddistinguono Marcorè. Ma la bellezza della serata non si è fermata allo schermo: l’Amministrazione comunale ha voluto accogliere i 13 sindaci del Festival Storie con un gesto concreto e simbolico, organizzando nel centro sociale una cena dal titolo evocativo: “Sapori e Profumi del Festival Storie”. Un viaggio gastronomico tra le eccellenze locali dei Comuni del circuito, pensato come racconto corale fatto di ricette e tradizioni. Un vero trionfo di gusti: la panzanella, le ‘coppe maritate’ e i fagioli con le cotiche di Comunanza; i salumi di Sant’Angelo in Pontano e Servigliano; l’olio Piantone di Falerone; la galantina di Grottazzolina; le verdure grigliate di Ponzano di Fermo; la frutta e il vino di Montefiore dell’Aso; le pasterelle delle suore di Santa Vittoria in Matenano; le pesche sciroppate di Ortezzano; le crostate di Penna San Giovanni; il pane dolce e il vino cotto di Loro Piceno; i ravioli ripieni di castagne di Montefalcone Appennino; la Vernaccia di Serrapetrona. Ogni piatto è stato un piccolo frammento di identità condivisa, un modo per rendere omaggio alle diversità che abitano il territorio e alle storie che ogni giorno prendono forma nei sapori.
Soddisfatto il sindaco di Comunanza, Domenico Sacconi: “Il Festival Storie, in questa serata, si è arricchito: è stato aggiunto un nuovo elemento, quello culinario, che valorizza e completa il progetto. Tredici sindaci, ciascuno con la propria tipicità, hanno dato vita al menù del Festival Storie: una cosa davvero bella. La cena, fatta al centro anziani, ha reso tutto ancora più intimo, sembrava di essere tra buoni amici. Così si rafforzano le relazioni e si raccontano i borghi anche attraverso il cibo. È stata una serata perfetta: dalla cena, al film, all’ospite Neri Marcorè che non ha bisogno di presentazioni. C’erano anche sindaci esterni al circuito, rimasti colpiti dalla qualità della serata. Questo è anche un modo per ‘contaminare’ il territorio con iniziative belle e significative, e far crescere il Festival”.