Civitanova Marche, divieto consumo bevande alcoliche nelle aree pubbliche e ad uso pubblico

CIVITANOVA MARCHE - Scatta sabato 25 gennaio e resterà in vigore in maniera sperimentale fino al 24 aprile 2025, il divieto di consumare bevande alcoliche nelle aree pubbliche e ad uso pubblico, in orari notturni e nel perimetro stabilito da una specifica ordinanza sindacale firmata ieri sera dal sindaco Fabrizio Ciarapica. La zona interessata va dallo stadio al porto, interessando principalmente il quadrilatero del centro.

Nello specifico, tutti i giorni (dalle ore 22,00 alle ore 06,00), le bevande alcoliche potranno essere consumate solo all’interno dei pubblici esercizi autorizzati alla somministrazione o in spazi pubblici per i quali sia stata rilasciata preventiva autorizzazione dagli uffici comunali preposti.

L’ordinanza del sindaco Ciarapica va a dare concretezza alle disposizioni contenute nel Regolamento di Polizia urbana, che prevede la possibilità di disporre limitazioni o divieti di consumo di alcolici su aree pubbliche per prevenire e contrastare situazioni di criticità dovute al mancato rispetto del quieto vivere, come schiamazzi notturni, risse, atti vandalici, abbandono rifiuti ecc., che determinano situazioni di degrado o pericolo di pubblica incolumità.

Nel corso delle diverse riunioni del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica, è stato ribadito che Civitanova non rientra tra le città dove è necessaria l’istituzione delle zone rosse sulla base della direttiva del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. L’Amministrazione comunale quindi ha effettuato una ricognizione e un’accurata analisi delle norme vigenti per valutare le misure più appropriate da adottare.

“Non intendiamo in alcun modo abbassare la guardia su fenomeni che incidono negativamente sulla qualità urbana e la vivibilità cittadina – ha spiegato il sindaco Fabrizio Ciarapica -. Pertanto abbiamo studiato e condiviso con gli Organi preposti questa nuova misura di sicurezza che non va a limitare in alcun modo le attività dei locali presenti sul territorio, ma che va a prevenire situazioni sgradevoli, tutelando le esigenze dei residenti, degli stessi esercizi commerciali e di chi vuole divertirsi rispettando la civile convivenza. L’obiettivo è di raggiungere un equilibrio dei diversi interessi in gioco, in coerenza con i principi posti dalla Corte Costituzionale, nel rispetto dei criteri di proporzionalità e ragionevolezza”.

La sanzione amministrativa è di 300 euro, salvo che il fatto non costituisca reato.

La vigilanza sull’ottemperanza alla presente ordinanza sarà effettuata da Ufficiali e agenti di Polizia giudiziaria.

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