Champions League, fase campionato: il percorso (e le incognite) delle italiane

La nuova Champions League entra nel vivo con la seconda edizione della fase campionato, un girone unico a 36 squadre in cui ogni club disputa otto partite (quattro in casa e quattro in trasferta) contro avversarie di diversa fascia. L’Italia si presenta con quattro rappresentanti—Napoli, Inter, Atalanta e Juventus—e un obiettivo comune: restare nella parte alta della graduatoria per evitare gli spareggi e centrare direttamente gli ottavi. Il calendario della lega va da metà settembre a fine gennaio; le prime 8 volano agli ottavi, le squadre dal 9° al 24° posto passano dai playoff di febbraio.

Inter: big match a raffica, obiettivo Top 8

L’Inter parte dalla prima fascia del sorteggio e ha pescato un percorso dal profumo d’Europa “pesante”: Liverpool, Arsenal, Atlético de Madrid, Borussia Dortmund, Ajax, Slavia Praga, Union Saint-Gilloise e Kairat Almaty. Rispetto ai rischi logistici, i nerazzurri evitano la trasferta in Kazakhstan (Kairat a San Siro) ma dovranno gestire viaggi e intensità contro tre super-potenze inglesi/tedesche/spagnole. In un contesto a classifica unica, la filosofia sarà da “portare a casa punti” anche dalle notti più dure e massimizzare gli scontri casalinghi. Sulla carta, qualità e profondità consentono alla squadra di puntare al blocco 1-8, ma gli incastri di calendario imporranno rotazioni chirurgiche.

Napoli: Conte, incroci di lusso e la notte del ritorno all’Etihad di De Bruyne

Il Napoli è stato inserito in terza fascia e ha un cammino misurato al millimetro: in casa arrivano Chelsea, Eintracht Frankfurt, Sporting CP e Qarabağ; fuori, trasferte dense di storia e tattica contro Manchester City, Benfica, PSV e Copenhagen. Il piano gara di Antonio Conte—compatto, verticale, maniacale nelle uscite palla—sarà testato subito in contesti ad alta pressione. C’è poi un filo narrativo in più: Kevin De Bruyne, approdato in estate, vivrà un ritorno “emotivo” all’Etihad quando il Napoli farà visita al City. Se gli azzurri piegheranno a proprio favore gli scontri diretti al Maradona, l’asticella potrà essere alzata oltre la semplice qualificazione ai playoff.

Juventus: equilibrio competitivo e una trasferta estrema

Bianconeri in seconda fascia e percorso “ibrido” tra élite e outsider: allo Stadium arrivano Borussia Dortmund, Benfica, Sporting CP e Pafos; le trasferte sono al Bernabéu con il Real Madrid, al La Cerámica con il Villarreal, al Louis II contro il Monaco e fino oltre il Circolo Polare, a Bodø/Glimt. È un mix che chiede maturità nella gestione dei momenti: fare bottino pieno in casa e “grattare” punti nelle notti più complesse può valere tutto, perché nella classifica lunga spesso sono i dettagli a spostare il ranking. La Juve di Igor Tudor ha tratti pragmatici e fisici: in questa Champions la competitività diffusa premierà le squadre capaci di adattarsi partita per partita.

Atalanta: esordio da campioni in carica e calendario a onde

Anche l’Atalanta parte dalla seconda fascia e inaugura la fase campionato con un esordio monumentale in casa dei campioni in carica del Paris Saint-Germain. Poi Gewiss Stadium e dintorni vedranno una sequenza densa: in casa con Club Brugge, Slavia Praga, Chelsea e—più avanti—Athletic Club; in trasferta a Marsiglia, Francoforte e Bruxelles sponda Union SG. È un’agenda che alterna scontri d’élite e partite da interpretare sul ritmo, campo ideale per la Dea quando riesce a imporre intensità e letture in avanti. L’asticella? Con un rendimento casalingo forte e qualche colpo esterno, l’accesso diretto agli ottavi non è un miraggio.

Cosa serve (davvero) per passare indenni la fase campionato

Il nuovo format cambia la metrica del rischio: non ci sono “dentro o fuori” immediati, ma un ranking che premia costanza e profondità. Per le italiane questo significa:

  • Rotazioni intelligenti tra campionato e Champions, con attenzione ai viaggi (per Juve e Inter il tema è concreto) e alla gestione dei picchi fisici.
  • Punti pesanti in casa: con solo quattro gare al Maradona, San Siro, Gewiss e Allianz, sbagliare poco diventa la base per restare nella Top 12 e poi spingere verso la Top 8.
  • Special teams sulle palle inattive: in un calendario fitto e con avversari eterogenei, le situazioni da fermo muovono classifiche.

Il termometro esterno: cosa dicono le quote

Guardando al termometro esterno del mercato, i principali operatori indicano un ventaglio di favorite guidato da Liverpool, Real Madrid, Arsenal e PSG. Le italiane partono leggermente più indietro, ma non sono affatto escluse dal gruppo delle possibili sorprese. È proprio in questo contesto che le quote champions league diventano uno strumento utile per capire come viene percepito il livello di competitività delle squadre, offrendo una fotografia dei trend e delle aspettative che circondano la competizione.

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