Trattamenti fitosanitari durante il periodo di fioritura, il netto no dell'Associazione Apicoltori del Piceno

MARCHE - L'Associazione Apicoltori del Piceno che raggruppa oltre 100 apicoltori dislocati tra le provincie di Macerata, Fermo ed Ascoli, è preoccupata dalla proposta di modifica della legge regionale sull'apicoltura L.R. 33/2012 presentata lo scorso 6 maggio. Secondo tale proposta si vorrebbero consentire, sul territorio regionale, alcuni trattamenti fitosanitari durante il periodo di fioritura.

"La Regione Marche - scrivono i responsabili dell'Associazione -, nel corso del 2012 provvede a riconoscere l'apicoltura, attraverso la Legge Regionale numero 33, quale attività fondamentale per la salvaguardia della biodiversità e per lo sviluppo delle produzioni agricole. In uno dei passaggi più qualificanti della stessa legge vengono vietati, durante il periodo di fioritura, tutti i trattamenti fitosanitari ed erbicidi (art. 8). Tale misura, largamente condivisa nelle altre regioni italiane e da moltissimi paesi nel mondo, nonché supportata dalla comunità scientifica internazionale, trova la sua giustificazione nell'importanza della difesa degli insetti impollinatori. Astenersi dall'uso dei pesticidi in fioritura rappresenta, infatti, il primo passo per promuovere una agricoltura più sostenibile, sia sul piano ambientale sia, di conseguenza, su quello più strettamente economico.

Accade ora che in piena pandemia, in un momento di particolare gravità e difficoltà per le persone dell'intero pianeta, venga presentata dal Consigliere Regionale Talè, in data 6 Maggio 2020, una proposta di modifica della legge regionale in materia di apicoltura, nella quale si permette di derogare al divieto generale di effettuare trattamenti fitosanitari nei momenti di fioritura. Come apicoltori e come cittadini ci sentiamo indignati di fronte a tale prospettiva che riteniamo pericolosissima.

Viviamo in un mondo nel quale gli insetti, anello fondamentale della biodiversità sul pianeta, stanno scomparendo. Dove i problemi ambientali si presentano con crescente gravità e frequenza. Non riteniamo accettabile che la nostra regione, piuttosto che proporre un modello di sviluppo fondato sulla difesa dell'ambiente, sulla tutela della salute e sulla qualità del cibo, pensi di ridurre quelle poche tutele oggi esistenti ed aggravare una situazione ambientale già ampiamente allarmante.

Chiediamo quindi, con forza, alla Giunta Regionale delle Marche, non solo di rigettare qualsiasi tentativo di riduzione delle tutele ambientali oggi presenti ma di impegnarsi a promuovere un tipo di agricoltura e di gestione del territorio che vadano sempre più nella direzione di una crescente difesa e valorizzazione del nostro territorio".

Gli Apicoltori del Piceno sottolineano dunque l'incompatibilità della proposta con i principi di tutela e salvaguardia degli insetti impollinatori, di un'agricoltura sostenibile e quindi difesa della salute di tutti.

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