Summit sul patrimonio arboreo, nuove piantumazioni in arrivo a Porto San Giorgio

PORTO SAN GIORGIO - L’imponente patrimonio arboreo della città è al centro di un complesso intervento del Comune che coinvolge vari ambiti, uffici e professionalità. Nella stanza del sindaco è avvenuto un incontro a cui hanno preso parte il primo cittadino Nicola Loira, l’assessore all’Ambiente Massimo Silvestrini, i dirigenti dell’Ufficio tecnico Sauro Censi e degli Affari legali Carlo Popolizio, il geometra Giuseppe Bordoni e gli agronomi Ugo Pazzi e Mario Piersantelli.

Durante la lunga riunione sono stati affrontati vari temi, dagli interventi di manutenzione necessari in diverse parti della città allo stato di conservazione degli stessi arbusti. E’ in corso un lavoro di monitoraggio e di censimento: è emerso che alcuni esemplari stanno completando il loro ciclo vitale ed altri sono soggetti a fitopatologie ed attacchi di agenti esterni. Il tavolo si è confrontato anche sui danni che gli apparati radicali delle piante stanno arrecando al patrimonio pubblico e privato (non mancano, a tal proposito, specifiche richieste di risarcimento).

“Gli interventi in arrivo su via Petrarca e su altri tratti derivano anche dagli effetti dannosi che hanno le radici sulle strade ed i canali di scorrimento delle acque di superficie, sconvolgendo in alcuni casi le dinamiche dei deflussi”, spiega Loira. Altro tema su cui si è discusso è quello delle prossime piantumazioni: esse andranno definite in determinati spazi rispetto agli abbattimenti che si rendono necessari nel caso di malattie e pericolosità per l’incolumità pubblica.

Prossimamente è prevista la messa a dimora di 12 essenze arboree lungo il tratto centrale di viale Cavallotti, con la contestuale rimozione di monconi. L’Amministrazione comunale chiederà anche il coinvolgimento della Svim (Società di sviluppo della Regione) all’interno del Patto dei sindaci.

“Cercheremo di mettere in campo delle progettualità, anche insieme ad altri centri che hanno le nostre stesse necessità e caratteristiche, in modo da richiedere finanziamenti da destinare alle implementazioni, alle manutenzioni ed al rinnovamento del patrimonio arboreo – aggiunge Loira - . La Svim viene soprattutto coinvolta per l’apporto che le piante danno alla nostra qualità della vita e dell’ambiente. Durante i continui confronti con i tecnici sono ‘venuti a galla’ quegli aspetti critici sorti in occasione dello sviluppo urbano che la città ha avuto soprattutto negli anni ’60: le piantumazioni soprattutto di pini in zone fortemente urbanizzate non lasciarono terreno sufficiente all’assorbimento delle acque”.

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