Civitanova Marche snodo cruciale di due ciclovie, se ne è parlato alla pista ciclabile del Chienti

CIVITANOVA MARCHE - Conferenza stampa in bicicletta per approfondire i progetti di ciclabilità cittadina ed extraurbana, dalla costa adriatica all’entroterra maceratese.

L’idea è stata lanciata dal gruppo Fiab - costa maceratese-fermana in occasione del ricevimento di Michelangelo Lamonaca e Vivian Rustige, che insieme ad altri due colleghi dell’Università di Bolzano l’austriaca Laura Maria Mann e Andrea Righetto, stanno attraversando in bici il Paese dal Brennero a Santa Maria di Leuca. I due ricercatori hanno fatto tappa a Civitanova, spostandosi sulle due ruote dalla pista ciclopedonale dal lungomare nord all’ex mattatoio comunale insieme all’assessore all’Urbanistica e mobilità sostenibile Roberta Belletti, a Fabio Vallarola (Fiab), e ai progettisti arch. Bruno Valeriani, arch. Paolo Caracini e al curatore del Civitanova Bike Festival Mauro Fumagalli.

“La tappa di “IN MOTION, La Dolce Ciclovita per l’Italia”, ha spiegato Vallarola, è un’occasione per approfondire i progetti sulla ciclabilità della costa maceratese sia in termini di turismo che per la mobilità quotidiana, ed abbiamo voluto coinvolgere amministratori ed esperti del settore per comprendere lo stato dell’arte dei progetti approvati e le potenziali soluzioni della mobilità dolce all’interno del tessuto urbano”.

Nel concreto, ci sono tre grandi progetti per lo sviluppo delle ciclovie nelle due province di Fermo e Macerata: il primo riguarda il ponte sul fiume Chienti, di cui è stato sottoscritto l’accordo di programma, la ciclovia 77 che collega otto comuni dalla costa all’entroterra e la velostazione del Chienti da realizzare proprio nell’ex-mattatoio a Civitanova.

L’arch. Bruno Valeriani ha illustrato l’iter conclusivo della ciclovia sul Chienti, di cui è progettista, con il grande ponte in acciaio che unirà i due territori ora divisi dal fiume e l’ambizioso progetto delle abbazie, con la realizzazione dell’anello della ciclovia “Statale 77”, da Civitanova-Foligno, di cui recentemente è stato inaugurato il tratto che va da San Claudio al Santuario di Santa Maria Apparente a Civitanova.

L’arch. Paolo Caracini ha illustrato invece il Biciplan di cui si è dotato il comune di Civitanova, realizzato insieme agli arch. Ruben Baiocco e Francesca Viozzi. Si tratta di un piano per lo sviluppo della mobilità ciclistica urbana che prevede la possibilità di realizzare tratti di ciclabili, che progressivamente aumentano il grado di “ciclabilità diffusa” in sicurezza su tutto il territorio comunale, dalle spiagge al centro cittadino, coinvolgendo gli ambiti scolastici, i servizi pubblici in generale e i nodi di interscambio quali la stazione ferroviaria e il terminal bus.

L’assessore Roberta Belletti, complimentandosi con i due studenti per la bella iniziativa che stanno promuovendo, e ringraziando il gruppo Fiab per l’invito, ha illustrato le linee principali del programma dell’Amministrazione comunale riguardanti lo sviluppo complessivo della mobilità ciclabile urbana, territoriale e dei servizi connessi.

“Sta diventando realtà il progetto nazionale di completamento della ciclovia adriatica – ha riferito l’assessore Belletti. La Regione, i Comuni di Civitanova e Porto Sant’Elpidio e le Province di Fermo e Macerata hanno firmato l’accordo di programma ed ora il Consiglio comunale dovrà ratificare l’accordo per arrivare entro dicembre all’affidamento dei lavori. Un altro progetto, sempre in un’ottica di sviluppo e potenziamento della mobilità sostenibile, è quello della pista ciclopedonale 77 che da Civitanova percorrendo il fiume Chienti arriva ai comuni dell’entroterra e a quelli del cratere. Il progetto è stato consegnato alla Regione ed è stato già firmato il protocollo d’intesa tra i comuni. Il Comune di Civitanova ha anche adottato il Biciplan, mappando le piste ciclabili presenti sul territorio cittadino ed individuando i principali percorsi ciclabili da realizzare ed itinerari urbani ciclabili denominati linea. L’amministrazione assegnerà delle priorità ai percorsi ciclabili da realizzare: uno potrebbe essere quello che collega la linea litoranea e quella del Castellaro. Un altro progetto ambizioso ed importante per promuovere sempre più l’uso della bici è quello della stazione cicloturistica all’ex mattatoio dove siamo oggi, per offrire servizi al ciclista o cicloturista di pronto intervento, ricovero bicilette, ospitalità lungo i percorsi ispirandosi al modello stazione sciistica come luogo nel quale convergono i servizi dedicati all’ospitalità e alla ricettività dei turisti”.

Altro appuntamento alle porte è quello del Bike Festival, una tre giorni al Lido Cluana (dal 30 settembre al 2 ottobre) in cui si svilupperanno convegni, incontri, dibattiti, laboratori, escursioni e pedalate per la città, che hanno lo scopo di raccogliere in un unico luogo tutte le esperienze legate al mondo bike, e di portarle in un percorso narrativo sul cicloturismo che possa offrire spunti di riflessione e soluzioni in grado di contrastare i cambiamenti climatici e creare consapevolezza nelle persone.

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