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Il volto umano degli eroi. Stasera terzo appuntamento con la rassegna Parole e Nuvole. Ospite lo scrittore Matteo Nucci

PORTO SANT’ELPIDIO - Terzo appuntamento, stasera alle ore 21.15 a Villa Baruchello, con la rassegna "Parole e Nuvole". Lo scrittore Matteo Nucci proporrà una conversazione incentrata sul tema della fragilità umana.

Finalista del Premio Strega e collaboratore di testate come “Il Venerdì di Repubblica”, “La Repubblica”, “Il messaggero”, “Il Caffè Illustrato”, “Nuovi Argomenti” e del blog “Minima&moralia” della casa editrice Minimum Fax, Matteo Nucci, classe 1970, ha esordito con il romanzo “Sono comuni le cose degli amici”, storia di Lorenzo e del suo viaggio tra i non-affetti, i silenzi e i misteriosi luoghi paterni per scoprire se stesso, finalista del Premio Strega 2010. Dopo il successo del suo secondo romanzo “Il toro non sbaglia mai”, dedicato alla storia della corrida, e dopo un profondo studio del pensiero antico, ha portato a termine la sua ultima fatica letteraria dedicata agli eroi omerici, “Le lacrime degli eroi”. Un viaggio tra la fragilità e la potenza dei grandi personaggi dell’Iliade e dell’Odissea attraverso il significato delle loro lacrime come apertura al turbamento, al sentimento, alla potenza grandiosa, più del razionale, della libertà che solo i moti dell’emozione e della passione sanno dare, anche se strazianti.

“Eroi feriti da promesse non mantenute, rancorosi, irati pronti a dare il peggio di sé”, li definisce Nucci, secondo il quale “Gli eroi tanto coraggiosi, gli eroi che sono disposti a tutto per vincere le loro battaglie, passano il loro tempo a piangere, a singhiozzare di rabbia e di dolore, a strapparsi i capelli, a temere la morte, a latrare lamenti mostruosi per lutti, perdite e tragedie che non potranno mai ricomporsi”.

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