Un fermano da Serie A

PALLANUOTO - Dunque, dove eravamo rimasti? Ah, già: alla medaglia d’argento conquistata alle Universiadi disputatesi a Gwangju, in Corea del Sud, con la Nazionale e al conseguente riconoscimento consegnatogli dall'Amministrazione comunale fermana. Di chi stiamo scrivendo? Ma di Luca Marziali, 25enne centroboa della Circolo Nautico Posillipo in serie A1 di pallanuoto.

Dopo gli esordi nella Idor Pallanuoto Fermo, a soli 16 anni ha lasciato la sua città per giocare fuori. Una parentesi ad Ancona e successivamente è arrivata la chiamata in Serie A del Sori (con il quale ha disputato l’Eurocup, fino ai gironi di qualificazione), poi è passato al Nervi, al Bogliasco, all'Acquachiara e infine, quest’anno, è giunto alla squadra partenopea. "Con la vittoria ottenuta a Roma siamo saliti al quinto posto in classifica - ci confida - e a questo punto della stagione possiamo affermare che tutto sta procedendo abbastanza bene. Ovvio però che siamo già al lavoro per continuare a migliorare questa per altro buona posizione di classifica, consapevoli che abbiamo commesso solo un paio di passi falsi e che la stagione è ancora lunga, non essendo il Campionato 2016/2017 giunto al giro di boa".

L'Eurocup, competizione dove sembravate poter arrivare lontano, l'unico neo? "E' così. Chissà, forse potevamo andare ben più in là anche se gli ungheresi del Ferenczvaros e i milanesi della Sport Management sono squadre sicuramente attrezzate per arrivare alla vittoria finale".

Primi bilanci anche per quel che riguarda il discorso nazionale, con coach Sandro Campagna che sta proseguendo nel lavoro di rinnovamento del Settebello. Dopo il collegiale di Ostia, Luca Marziali protagonista anche alla “Mompiano” di Brescia, dal 13 al 16 novembre, in ottica Mondiali 2017 e, soprattutto, Olimpiadi 2020. "Con il passare degli anni, si è ravvisata la necessità di dare il cosiddetto ricambio generazionale a quei giocatori che, più avanti con l'età, in nazionale hanno tirato la carretta centrando risultati più che lusinghieri. In questo novero di nuove leve spero di rientrare anche io. Il condizionale è d'obbligo, perché il coach non lascia trapelare nulla, tenendo giustamente tutti sulla corda e alzando sempre il livello della concentrazione e dell'intensità delle sedute di allenamento".

Proprio in ottica Settebello, però, dopo i positivi esordi con Russia e Inghilterra, c'è da riprendere un discorso: "Sono stato chiamato per i collegiali e ora spero di disputare le gare della World League che, purtroppo, non hanno valore ai fini dell'eventuale qualificazione mondiale. Ovvio che se sarò chiamato, darò tutto me stesso".

E allora, primo obbiettivo fissato per luglio del 2017: il Mondiale d'Ungheria? "Far parte del gruppo azzurro anche in questa occasione sarebbe un immenso sogno. L'infortunio di Aicardi (centroboa titolare del Settebello, ndr) ha dato speranza a tante nuove leve, fra le quali spero di poter rientrare anche io. Ma 'gufare' non fa parte del mio stile di persona e di sportivo, per cui gli auguro sin d'ora di tornare quanto prima possibile, anche se in questo caso si chiuderebbero le porte per tutti gli altri".

Ok: allora discorso rinviato alle Olimpiadi di Tokyo 2020? "Altro grande obbiettivo sul quale, francamente, punto di più. Sono consapevole che c'è tanto da lavorare per far sì che la scelta cada anche su di me, considerando anche la grande competizione che c'è". E allora, forza Luca dacci dentro: tutta Fermo tifa per te e ti incita a fare sempre meglio.


Uberto Frenquellucci

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