Stare bene, con se stessi e con gli altri. L'attività dell'associazione Nordic Walking Valli della Marca

NORDIC WALKING - Qualcuno ci ha fatto l'abitudine. Qualcun altro ancora sgrana gli occhi o li osserva con un misto di curiosità e perplessità. Non passano inosservati gli appassionati di nordic walking. Bastoncini in mano e passo spedito, li puoi incontrare in spiaggia, in montagna, per strada.

“Ormai siamo abituati ad essere guardati in modo strano”, dice Renato Vita, presidente dell'associazione Nordic Walking Valli della Marca. “Di recente, per riderci su, ad una manifestazione nazionale a Roma, ci siamo presentati con delle magliette con su scritto 'Non stiamo sciando. Stiamo facendo nordic walking'”. Una disciplina, quella del nordic walking, che sta conoscendo un vero e proprio boom. Una moda? “Da alcuni anni - spiega Vita - il numero di persone che praticano nordic walking sta aumentano con percentuali a due cifre. A mio avviso non si tratta tanto di una questione di moda, quanto piuttosto del fatto che, essendo uno sport per tutti, chiunque si avvicini a questa disciplina, una volta acquisita la tecnica di base, ne può constatare fin da subito i benefici”.

Quali sono questi benefici? “In sostanza, il nordic walking è una forma di cammino adattato, in cui i bastoncini, studiati appositamente, fanno sì che anche le braccia diventino 'portanti'. Questo permette alle persone che lo praticano di camminare con quattro appoggi, con tutta una serie di vantaggi. Innanzitutto si mettono in movimento l'85% dei muscoli del corpo e, rispetto alla semplice camminata, il nordic walking consente di consumare il 40% di energia in più. Da non sottovalutare, poi, alcuni 'aspetti riabilitativi': studi del comitato scientifico della Scuola Italiana Nordic Walking hanno dimostrato che i movimenti di questa disciplina apportano benefici alle donne che hanno subito operazioni al seno e che, nei diabetici, la pratica costante diminuisce la necessità di assumere farmaci”.

Oltre al movimento fisico, il nordic walking ha una forte componente “spirituale”. “E' vero, infatti una delle cinque fasi su cui si basa l'insegnamento del nordic walking della Scuola Italiana, di cui la nostra associazione fa parte, è la respirazione. Se, attraverso la nostra mente, riusciamo a collegare movimento e respiro, siamo in grado di ottenere il massimo del beneficio, sia fisico che mentale. Questo perché, così facendo, il nostro cammino diventa una sorta di cammino interiore”.

Il “camminatore nordico” difficilmente si allena da solo. Quanto è importante la socialità in questa disciplina? “E' uno degli aspetti più significativi. Ovviamente ognuno può decidere di fare il proprio cammino da solo o in gruppo, ma i bastoncini creano aggregazione e il fatto di condividere la stessa passione rafforza questo legame. Sapere che c'è un gruppo che ti aspetta, in qualsiasi stagione e con qualsiasi tempo, spinge le persone a uscire di casa, a 'scollarsi' dal divano. Tutto questo all'aria aperta, perché la nostra palestra è la natura”.

Parliamo dell'associazione di cui è presidente. Perché Valli della Marca? “Marca perché siamo nelle Marche e perché storicamente ogni zona in cui oggi noi svolgiamo la nostra attività era chiamata Marca. Anche se l'associazione ha sede a Civitanova, siamo operativi sia nella provincia di Macerata che in quella di Fermo. Valli perché rappresenta una zona antropizzata e quindi di socializzazione, ma anche perché la valle è un luogo di collegamento tra l'interno e il mare, mare che per antonomasia è la via di comunicazione privilegiata per l'incontro tra civiltà”.

Un'associazione sportiva, ma non solo. “Oltre agli allenamenti 'fissi' durante la settimana a Civitanova, Porto San Giorgio, Fermo e Recanati, spesso organizziamo allenamenti 'itineranti' alla scoperta di luoghi meno conosciuti. Quest'anno, in occasione del centenario dell'inizio della prima Guerra mondiale, insieme ad altre associazioni d'Italia, ci siamo ritrovati nella zona di Lavarone. La nostra associazione ha poi organizzato incontri su benessere e vivibilità del territorio a Porto Sant'Elpidio e a Civitanova,'camminate cittadine' a tema, abbinando alla camminata nozioni di geologia, osservazioni astronomiche, visite guidate culturali ed enogastronomiche, in base agli interessi e alle conoscenze dei nostri associati, perché in un gruppo ognuno può creare arricchimento”.


Francesca Pasquali



Nordic walking - La storia

I primi a sperimentare il nordic walking, negli anni '30, sono stati gli sciatori di fondo della Finlandia, che si servivano di questa tecnica per allenarsi nei mesi estivi. L'arrivo in Italia di questa disciplina si deve, negli anni '60, agli allenatori scandinavi della nazionale italiana di sci di fondo. E, sempre dalla Finlandia, alla fine degli anni '90, sono arrivati quegli accorgimenti che hanno portato il nordic walking alla forma attuale. Dal 2013 il nordic walking è una disciplina federale Fidal (Federazione italiana di atletica leggera). Il 12 luglio 2015 a Cortina d'Ampezzo si è tenuta la prima gara ufficiale di nordic walking.


www.nordicwalkingvallidellamarca.it - NordicWalkingValliDellaMarca

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