BASKET - Intervista al general manager Vittorio Perticarini Dino Bigioni Shoes al lavoro in vista dell’esordio nei playoff, con la gara 1 dei quarti di finale contro la Goldengas Senigallia in programma per sabato sera alle 21.15 al palasport di via Martiri d’Ungheria. Facciamo il punto della situazione con Vittorio Perticarini, general manager della formazione giallonera. Vittorio, a Ortona è arrivato un successo importante più per il morale che per la classifica.
Ti è piaciuta la “risposta” della squadra al ko contro Pescara? Ho visto con piacere che tutti i giocatori hanno provato a compiere un passo in direzione dell’altro con la volontà di ritrovare i giusti equilibri di squadra che, visti gli innesti effettuati, sono giocoforza nuovamente da consolidare. Vincere non è mai semplice o scontato. Ortona è squadra di buon livello, bene allenata. Con questa vittoria abbiamo archiviato la prima fase della stagione in maniera confortante per il proseguo della stagione ponendo le giuste basi per i playoff. Una stagione regolare da 50 punti, il miglior risultato di tutta la B al pari di San Severo, Piacenza e Roma. Appena cinque sconfitte totali, nessuna per più di 5 punti. La prima volta in Coppa Italia. Un punto di differenza canestri ci ha condannato al secondo posto, che però è il miglior risultato della storia della Poderosa.
C’è più rammarico per il primo posto mancato o soddisfazione per la regular season appena conclusa? Dobbiamo essere orgogliosi di quanto fatto e allo stesso tempo essere capaci di chiudere immediatamente un capitolo importante per aprirne uno nuovo e decisivo per le sorti di questa stagione. Record di vittorie, partecipazione alle finali di Coppa Italia e migliore posizione in classifica di sempre per la nostra società sono ovviamente importanti tuttavia tutti noi sappiamo che solo con il raggiungimento dell’obiettivo finale si potrà rendere indimenticabile questa stagione.
Ora sotto con i playoff che, in un’eventuale finale, ci vedrebbero avere il fattore campo avverso. Quanto credi sia importante questo elemento? E’ un aspetto che eventualmente affronteremo a tempo debito. Ora dobbiamo focalizzare la nostra attenzione solo ed unicamente su Senigallia. Ogni singola gara dovrà essere affrontata con la massima determinazione e concentrazione ricordando che le gare sono sempre decise dalla sommatoria di particolari che solo apparentemente possono sembrare di scarsa importanza ma che tuttavia alla fine dei 40’ sono quelli che decidono chi può gioire. Il primo avversario è già di quelli tosti.
Che serie ti aspetti contro Senigallia? Sicuramente una serie complicata contro una formazione che, a conferma dell’indubbio valore, tra le mura amiche ha battuto tutte le altre formazioni che partecipano ai playoff. Noi siamo stati l’unica eccezione. Senigallia è squadra esperta e con valori consolidati da più campionati disputati insieme. E’ pertanto un avversario decisamente difficile che naturalmente rispettiamo e a cui dobbiamo riservare la nostra massima attenzione.
Sei reduce da un viaggio in America per seguire il Portsmouth Invitational Tournament, la principale vetrina dei giocatori senior in uscita dal college. Che esperienza è stata? Negli ultimi anni di serie A con la Sutor ho iniziato ad occuparmi anche di scouting, con particolare attenzione per il mondo della NCAA. Questo lavoro è continuato, anzi si è ampliato, in queste ultime due stagioni con una serie di attività che vedono la loro effettuazione svilupparsi nel corso di tutto l’anno. Il PIT è giunto alla sua 64° edizione. Già solo con questo dato si può facilmente intuire come si tratti di un torneo che, per periodo e formula di svolgimento, è riuscito sempre più ad attrarre l’attenzione degli operatori sportivi di tutto il mondo. E’ un appuntamento in cui ho avuto la possibilità di verificare e aggiornare le valutazioni e le annotazioni che avevo già effettuato in merito ai giocatori presenti. Allo stesso tempo è una occasione utilissima per conoscere direttamente agenti e confrontarsi con altri dirigenti e allenatori presenti.
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