Luci ed ombre nel Fermano del futsal. Il punto dalla serie B alla C2

CALCIO A 5 - Momento…così e così per la Futsal Cobà Porto San Giorgio (serie C1). Dopo le dimissioni del tecnico Enzo Bargoni, arrivate a fine Ottobre, subito rimpiazzato dal già prezioso collaboratore tecnico Francesco Cintio, e l’eliminazione dalla Coppa Marche agli ottavi di finale, la vittoria casalinga contro il Fano calcio a 5 ha dato il là ad un’ ”operazione rimonta” che, se al momento appare come una sorta di “mission impossible”, rientrerebbe comunque nel DNA delle imprese neroazzurre. Staremo a vedere.

Nel frattempo, era necessario dare continuità alle prestazioni ed al lavoro svolto degli Sharks oltre che - come ovvio - ai risultati: la vetta della classifica non è vicina, ma nemmeno a distanze siderali e comunque chi ha una certa esperienza sa bene che i campionati sono lunghi e difficili e che fino alla metà del girone di ritorno nulla o quasi è mai definitivamente delineato. Uscendo vittoriosi anche da un campo non facile come quello di Filottrano e soprattutto non subendo reti, la squadra ha fatto capire di aver intrapreso un buon viatico: i tre punti rappresentano sempre la medicina migliore per la cura di ogni malanno.

Per il resto? La solita organizzazione societaria praticamente perfetta, imperniata sul lavoro h 24 di figure di grande spessore professionale come Manlio de’ Robertis (Presidente) e Roberto Bagalini (Amministratore Delegato, Direttore Generale e Direttore Sportivo), tanto per citarne solo alcuni, nonché di tutti i componenti dei vari staff e delle strutture che intercorrono a determinare quella che possiamo tranquillamente definire come una “signora Società”.

Al suo primo anno di Serie C1, la Futsal Cobà occupa attualmente un onorevole 6° posto in classifica ed il dato, statene certi e soprattutto per via di quell’organizzazione che gioco forza è alla base di tutto e che porterà al raggiungimento di grandi risultati, è potenzialmente migliorabile. E del resto, non potrebbe essere altrimenti, potendo contare su un parco giocatori di assoluto rilievo.

Chi invece viaggia a vele spiegate verso la vetta della classifica è la A.S. Fermo Calcio a 5 (serie C2), società che proprio quest’anno ha festeggiato i 25 anni di attività essendo stata fondata nell’Ottobre del 1990. “L’anno scorso siamo arrivati terzi con 72 punti conquistati, alle spalle solo delle corazzate Futsal Cobà e Portos che ne avevano totalizzati 75 e che poi, alla fine, sono state promosse in C1 - dichiara orgogliosamente, con un pizzico di rimpianto, l’allenatore dei gialloblù fermani Leonardo Campifioriti - obbiettivo che ci è sfuggito a tre soli minuti dalla fine dello spareggio play off”.

Pazienza mister: ci state riprovando quest’anno. “Sono andati via tre giocatori importanti come Falà, Costantinescu e Cardinali, che la società ha subito rimpiazzato con acquisti del calibro di Paolo Luciani (5 anni in B ed un anno in A1 con il Perugia) e Gianluca Nucci (esperto giocatore con anni di militanza in C1 e C2). Indubbiamente due valori aggiunti. Al pari di altri, come Amici ’84 di Ascoli Piceno, CSI Stella di Monsanpolo, e Futsal Prandone di Monteprandone siamo partiti coi favori del pronostico. Poi è venuta fuori il Riviera delle Palme di San Benedetto del Tronto, attuale capoclassifica con 2 lunghezze di vantaggio proprio su di noi. Squadra che ha avuto una partenza sprint (8 vittorie nelle prime 9 gare disputate) ed alla quale siamo stati bravi a restare…quasi attaccati”.

Tenuto conto delle sorprese che come sempre ci sono e che rispondono al nome di Soccer SMA (Civitanova Marche) e Futsal Silenzi di Porto San Giorgio, sembra che il campionato si stia stabilizzando: “Abbiamo stentato, all’inizio, a causa dell’ambientamento dei nuovi arrivati", conclude Campifioriti. "I valori reali però, alla lunga, sono venuti fuori e credo che, sino alla fine, le squadre che lotteranno per il salto sono quelle che attualmente si stanno dando il cambio nelle primissime posizioni di classifica”.

Inutile nascondersi: obbiettivo C1? “Il nostro obbiettivo stagionale è quello di migliorarsi ogni anno. Poi va da se che, essendoci rinforzati, aver partecipato ai play off e sfiorato la promozione…il tentativo di salire di categoria lo faremo.. Le nostre gare interne vengono disputate il venerdì alle 21,30 al Palas di Rione Murato. Anche una buona cornice di pubblico appassionato può dare una mano a raggiungere un sogno”.

Nutrita la pattuglia delle formazioni fermane in Serie C2 - Girone C. Dopo l’A.S. Fermo Calcio a 5 infatti, al momento di andare in stampa stabile al 2° posto in classifica, con la Futsal Silenzi e la Polisportiva Mandolesi (entrambe di Porto San Giorgio), ma anche le fermane Futsal Orange (che disputa le sue gare interne al “Firmum Village”) e la Futsal Campiglione, che dopo la sfortunata retrocessione dalla C1 della passata stagione è ripartita per tornare a centrare ambiziosi traguardi.

“Quest’anno - ci confida Cristian Santoni, storico capitano della formazione giallo/nera - abbiamo cambiato quasi completamente il Direttivo ed abbiamo rifondato tutto per questa nuova avventura. Al momento, dopo una partenza abbastanza travagliata, ci siamo decisamente ripresi e siamo lì, a soli tre punti dalla zona play off. Ce la giocheremo sino alla fine. In ogni caso, l’obbiettivo stagionale dichiarato è quello riconducibile ad una tranquilla salvezza. Poi, come si suol dire, tutto quel che potrebbe venire in più… sarebbe ben accetto”.

La Futsal Campiglione disputa le gare interne il venerdì alle 21.30 al Centro Sportivo Polivalente della frazione fermana.. In ogni caso, regina della formazioni di calcio a 5 fermane è la F.C. Porto San Giorgio Calcio a 5 1997, attivissima su ben tre fronti come la Serie B, l’Under 21 e, per il 2° anno consecutivo, la formazione femminile.

“A metà degli anni ‘90 - dichiara il Vice Presidente Ivano Perosino - ci è balenata la brillante idea di smettere di giocare fra di noi il venerdì sera e di provare a fare qualcosa a livello strutturale e federale. Per due anni ci siamo aggregati alla Palmense e successivamente ci siamo costituiti nella società sportiva che ha la stessa identità di quella di oggi. E’ passato già qualche annetto ed il nostro palmares è decisamente buono nonostante cerchiamo di valorizzare i ragazzi del territorio ricorrendo pochissimo all’ingaggio di giocatori stranieri”.

In media, uno a stagione: credeteci, in Serie B perseverare in questa logica deve essere assai difficile. Attualmente, la F.C. Porto San Giorgio Calcio a 5 1997 guidata dai tecnici Marco Capretti e Marco Magnarelli (l’allenatore della Femminile è Milo Cudini), è terza in graduatoria e quindi in piena lotta per accedere direttamente alla poule scudetto. Bene anche l’Under 21, che negli ultimi anni ha anche visto alcuni propri giocatori essere convocati in Nazionale.

“Anche questo fa parte dei nostri obbiettivi - prosegue Perosino - che ci vedranno attivi affinché si possa resistere nel tempo, in un momento difficile per tutte le società sportive. Ma anche per proseguire e consolidare la nostra realtà tenendo ben saldi i principi etici che da sempre ci caratterizzano. Due anni fa ci siamo aggiudicati la Coppa Disciplina, fra tutte le partecipanti di tutti i gironi del campionato Nazionale di Serie B e l’anno scorso, per un nonnulla, ci siamo dovuti 'accontentare' del terzo posto: questi, per noi, sono motivi di vanto”.

Intanto, quello che ormai da settimane era l'obiettivo dichiarato del Porto San Giorgio, l'accesso alla Coppa Italia di Serie B, è divenuto realtà grazie ai 3 punti conquistati sul campo di Cesena, diretta rivale per un posto nel tabellone. Chiusura con polemica: "Non ci sono più i presupposti per restare a Porto San Giorgio. Una decisione dolorosa, ma vista la situazione allo stesso tempo assolutamente inevitabile. Essere ospiti indesiderati nella stessa città di cui porti in alto il nome a livello nazionale è una cosa che non possiamo più accettare. A malincuore ci vediamo costretti a migrare altrove".

Queste le parole del Presidente Daniele Urbani. “Ringrazio immensamente l’assessore allo Sport del Comune di Porto San Giorgio Valerio Vesprini, che ci ha sempre seguito ed incoraggiato, apprezzando anche i nostri sacrifici - conclude Perosino - ma non può fare di più. Noi giochiamo al “PalaSavelli” non per pavoneggiarci, ma perché in zona è l’unico impianto omologato per la Serie B. Andremmo altrove, ma non possiamo per motivi di regolamento. Ma le condizioni attuali, ambientali ed economiche, non ci consentono di stare più lì”.


Uberto Frenquellucci

Ultima modifica il Martedì, 29 Dicembre 2015 15:45

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