In viaggio con le musiche popolari del mondo: il progetto Era Domani e il concerto di fine anno con Frida Neri e Anissa Gouizi

FERMO - Frida Neri e Anissa Gouizi sono due artiste, cantautrici ed interpreti di musiche dal mondo. Entrambe mescolano l’innovazione alla tradizione, entrambe vedono nella musica e nell’arte in generale una modalità di stare al mondo che permetta di viverne la complessità. Esistenziale e sociale.

“Il concerto di Natale dal titolo 'In-Canti dal Mondo' che abbiamo voluto organizzare invitando Frida ed Anissa - spiegano i referenti del progetto Era Domani di Fermo, gestito dalla cooperativa Nuova Ricerca Agenzia Res - chiude l'anno ed è stato pensato per mettere insieme le tante culture e le persone che vivono nel nostro territorio: non solo rifugiati e richiedenti asilo ma anche volontari, amministratori, cittadini e mediatori. Abbiamo voluto facilitare questo incontro attraverso la musica, grazie alla presenza di due musiciste che ci faranno viaggiare con le musiche popolari da tutto il mondo”.

Capaci di ammaliare le platee, con le loro voci e insieme al flauto di Fabio Mina, Neri e Gouizi promettono di coinvolgere il pubblico facendolo ballare, cantare e anche suonare. L'appuntamento è per giovedì 28 dicembre alle ore 18 al Teatro Antonini, con questo importante evento ad ingresso libero (fino ad esaurimento posti) organizzato insieme all'associazione AnimaFemina e patrocinato dal Comune di Fermo.

Parallelamente alla loro attività di cantanti, dal 2018 hanno scelto di creare un festival, Via del Canto, che fosse luogo e occasione di incontro in cui ritrovare un approccio umanistico e relazionale all’arte. Non intrattenimento, ma cultura. Nato dal sogno di unire l’impegno artistico e quello sociale in una tre giorni di laboratori, concerti, conferenze e performance, nelle prime due edizioni ha invaso le città di Pesaro e Fano, per poi allargarsi anche ai piccoli Comuni limitrofi. Le musiche dal mondo, tradizionali ed orali come modalità di conoscenza e relazione con l’altro, di confronto con le comunità straniere del territorio e curiosità nei confronti di quelle che di volta in volta sono coinvolte. L’elemento distintivo delle prime edizioni - prima del grande cambiamento della gestione dei movimenti migratori - è stato il coinvolgimento dei ragazzi e delle ragazze degli ex Sprar (richiedenti asilo e rifugiati politici) nello staff del festival.

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