Giornate ricche di eventi a Servigliano: Il regista Gianluca Viozzi presenta il 53° Torneo Cavalleresco

SERVIGLIANO - Servigliano si è calato nell’anno 1450 ed è pronto a vivere il 53° Torneo Cavalleresco di Castel Clementino. Il clou si vivrà dal 16 al 22 agosto. Ce ne parla il regista della rievocazione storica, Gianluca Viozzi: “Ancora non siamo usciti da questa terribile pandemia, ma rispetto allo scorso anno, nel quale avevano concentrato tutto in un giorno, quest’anno abbiamo sviluppato il cerimoniale in più giorni. Inizieremo lunedì 16 agosto con la presentazione del Palio, realizzato dai ragazzi della scuola media sotto la guida della professoressa Alessandra Antolini. Martedì 17, mercoledì 18 e giovedì 19, spazio alle cene propiziatorie dei rioni. Venerdì 20, spazio la rievocazione storica con un nuovo cerimoniale, ricco di situazioni: la cessione della piana di San Gualtiero da parte dell’Abate di Farfa, nei cui panni ci sarà l’attore Manu Latini, al Magnifico Messere, al secolo il sindaco Marco Rotoni; la benedizione del drappo; il giuramento dei cavalieri giostranti; la lettura del bando; la consegna solenne del cero. Non mancheranno gli spettacoli con Gianluca Foresi, il re indiscusso del parolieri improvvisatori, e le fatasie pirotecniche della Fireworks”.

E poi si arriva alle giornate di sabato 21, con il Gams, e domenica 22 agosto con la giostra dell’anello: “Sabato lo spettacolo del Gams: ‘Comedia-L’amor che move il Sole e l’altre Stelle’, in onore del sommo poeta Dante Alighieri per i 700 anni dalla sua scomparsa. E poi il momento clou, domenica 22, con la Giostra dell’anello, preceduta dal corteo per le vie del paese. Una novità da scoprire riguarda l’addobbo al campo e alla collegiata di San Marco”. Nuovi sentimento per il 53° Torneo Cavalleresco:

“Sinceramente – aggiunge Viozzi – non pensavamo di trovarci di nuovo in questa situazione emergenziale con le relative restrizioni. Sono certo che se nell’edizione 2020 il sentimento prevalente è stato quello della resilienza, quest’anno prevarrà quello della speranza. La speranza di ritornare ai fasti di un tempo, dove la nostra manifestazione viveva non solo di giostra dell’anello, ma di eventi collaterali di rilevanza fondamentale, per rinnovare ogni anno il piccolo grande miracolo della comunità di Servigliano”.

Non è facile coordinare il lavoro di un anno: “Dirigere il Torneo Cavalleresco è un onore e un privilegio, specialmente in questo periodo di difficoltà sociali e sanitarie. Credo che provare ad organizzare la manifestazione e cercare di far rimanere la fiamma accesa ora come ora sia una grande prova. Un ricordo particolare per questa 53° edizione? Senza dubbio è rivolto alla dottoressa Paola Pierangelini. Persona eccezionale, figura unica e impareggiabile in seno al Torneo Cavalleresco. Ci ha lasciati troppo presto, impossibile colmare il vuoto. Paola è stata l’anima, la memoria, aveva la risposta a tutto. Credo sia immortale: i suoi studi storici dedicati al Torneo resteranno per sempre, come resteranno per sempre i preziosi abiti da corteo da lei ideati e realizzati, vere e proprio opere d’arte”.

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