MONTAPPONE - Tre workshop in remoto dedicati al distretto dei Cappelli di Montappone per arrivare alla creazione del packaging perfetto per contenere la paglietta, uno dei prodotti simbolo di questo territorio. “Con gli amici di FutureBrand abbiamo realizzato un esperimento forse mai tentato prima: coinvolgere professionisti del design e della comunicazione, offrendo loro l’opportunità di confrontarsi con i ‘big’ del branding a livello internazionale, per poi ideare un packaging in grado di raccontare la storia unica della paglietta di Montappone,” spiega Graziano Giacani, fondatore e direttore del Brand Festival di Jesi.
L’iniziativa, che ha coinvolto oltre 60 tra designer e agenzie di branding sparsi per tutta Italia, si è articolata in tre workshop dedicati rispettivamente alla strategia di marca, alla progettazione del packaging e alla revisione dei concept creativi. In “cattedra” due Creative Director: Sara Pallaro e Stefano Rivolta, e un Direttore della Strategia, Francesco Buschi, tre professionisti riconosciuti del branding.
“Il progetto ci ha fatto scoprire la storia del distretto di Montappone, una delle eccellenze italiane che collabora con i grandi brand della moda ed esporta cappelli in tutto il mondo. Con i partecipanti abbiamo discusso di heritage, valori, grafica, materiali e progettazione in uno scambio reciproco che ha arricchito tutti,” dice Sara Pallaro.
Ai partecipanti è stato chiesto di sviluppare e presentare una proposta creativa; una giuria composta da designer, consulenti di branding e dal team del Brand Festival ha selezionato i 3 progetti che meglio hanno saputo interpretare il brief e dare valore ed evidenza alle creazioni del distretto.
Alla presenza del Sindaco di Montappone Mauro Ferranti e del Vice Sindaco Mario Clementi, dei membri della giuria e dei partecipanti all’iniziativa sono stati presentati i tre migliori progetti di packaging. I tre vincitori – Francesco Cusimano, Lorenzo Riminucci e Carmen Barbieri - vedranno realizzati i prototipi dei loro packaging grazie a Graphos di Castelfidardo. I prototipi saranno infine esposti al “Museo del Cappello”.
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