Inaugurata la mostra "Bell" di Vedovamazzei, progetto vincitore del Pac2021

FERMO - Il duo artistico Vedovamazzei è protagonista a Fermo con un’opera d’arte inedita, in dialogo con la collezione museale della Pinacoteca Civica. È stata realizzata per il progetto “Bell”, ideato e curato dalla prof.ssa Matilde Galletti e con il quale la Città di Fermo è risultata vincitrice del “PAC2021 - Piano per l'Arte Contemporanea”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Dal 26 febbraio al 3 giugno 2023 la Pinacoteca Civica di Palazzo dei Priori ospita la mostra “Bell” , inaugurata sabato 25 febbraio, con alcuni lavori storici del duo Vedovamazzei e la nuova opera del progetto e che resterà poi in modo permanente nella collezione museale. La scultura “Bell” (nella foto di Cristiano Coini) è stata ideata da Vedovamazzei in stretto dialogo con la Pinacoteca Civica di Fermo e la sua collezione d’arte, basandosi sia sulla realtà materiale del luogo (site specific), sia sul contesto tutto (context specific) ovvero una collezione di riferimento di arte del passato già esistente, la comunità da cui viene ospitata e il momento storico attuale. Questa commistione si basa sulla stretta relazione tra storia passata e presente affinché si valorizzino a vicenda.
All'inaugurazione erano presenti il Sindaco Paolo Calcinaro e l'Assessore alla cultura Micol Lanzidei che nel congratularsi con gli artisti e con la curatrice Matilde Galletti hanno sottolineato come la città di Fermo sia onorata di questo progetto e di questa mostra che è una nuova importante proposta del cartellone culturale cittadino, progetto con cui la Città di Fermo ha vinto il PAC2021 - Piano per l'arte contemporanea e che con questa collocazione dà modo al visitatore di poter ammirare sia la mostra sui I Pittori della Realtà che questa esposizione dedicata all'arte contemporanea.
Il progetto del duo Vedovamazzei prende spunto da una campana del XVIII secolo di Palazzo dei Priori ed oggi parte della collezione della Pinacoteca Civica. Poeticamente, gli artisti hanno immaginato di lavorare sul suono del paese che richiama a un momento collettivo: la campana che invita i cittadini a momenti di riunione, allerta al pericolo, suona a festa e dunque la campana che raccoglie materialmente e figurativamente la comunità cittadina. Un oggetto che, nell’immaginario degli artisti, è quindi rappresentativo della comunità in un determinato momento storico, che caratterizzava un’epoca in cui la tecnologia era semplice e rudimentale.
Il duo ha scelto di rappresentare quello che per loro è il simbolo della nostra contemporaneità più contingente, un oggetto che, soprattutto in questi ultimi, delicatissimi due anni, è stato sempre presente nella quotidianità di chiunque. Si tratta di una scatola di cartone aperta e capovolta, consumata e abbandonata dopo aver recato il suo dono. Il contenuto, noto e atteso da chi lo ha ordinato, è stato l’unica certezza in un frangente di labilità e incertezze. Una scatola, una delle tante che durante i duri periodi di lockdown, di isolamento e desolazione infinita, ci hanno fatto sentire una comunità, ci hanno raccolto come le campane di una volta ci raccoglievano e facevano sentire uniti. Dalle Brillo box di Andy Warhol alle scatole di Fischli e Weiss, questi oggetti comuni, proprio in virtù della loro banalità, sono stati più volte presi dagli artisti come modello rappresentativo di una società e, come la semplice, quotidiana campana del paese, sono entrate a pieno diritto nei musei.
La scultura “Bell” è in bronzo (stesso materiale della campana) e dipinta a mano. Riprende, nelle proporzioni, il volume della stanza della Pinacoteca dove è collocata, ribaltando il rapporto contenitore – contenuto. Ha riprodotte, negli spazi dedicati allo scotch con cui questo ideale pacco era chiuso, le iscrizioni presenti sulla campana fonte di ispirazione per questo lavoro.
La mostra temporanea
Assieme all’opera vincitrice del PAC2021, le sale della Pinacoteca Comunale ospitano una mostra, visitabile fino al 3 giugno 2023, con alcuni lavori storici del duo Vedovamazzei in dialogo con il repertorio iconografico della collezione permanente, per scoprire il loro percorso artistico. Come l’opera “Masks”, uno dei primi lavori del duo che ragiona sul concetto di identità, divertimento e spirito fanciullesco, o la scultura “Birds” sul tema dell’affermazione dell’identità di un luogo. Le opere scelte intendono, infatti, rafforzare e sottolineare uno scambio dialettico tra opere del passato (che compongono la collezione ospitante) e quelle del presente che sono state realizzate dagli artisti invitati. I lavori in mostra raccontano della versatilità di questi artisti sia nell’utilizzo di diversi immaginari, sia nella scelta delle tematiche.
Nell’ambito del progetto fermano è stata inoltre realizzata un’agile pubblicazione gratuita con la narrazione del percorso dell’opera “Bell”, dall’ideazione alla collocazione finale.
Info: L’esposizione rimarrà aperta con gli orari dei Musei di Fermo: dal martedì alla domenica dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 18:00. Musei di Fermo tel. 0734 217140 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il progetto “Bell”
Il progetto vincitore del PAC2021 rientra all’interno della politica culturale attuata dal Comune di Fermo che, in collaborazione con l’Associazione Karussell, invita artisti conosciuti a livello nazionale e internazionale a scoprire e dialogare con il patrimonio storico e architettonico della città. Il progetto è realizzato in stretta collaborazione con i Musei Civici di Fermo e il gestore Maggioli Cultura. Su 41 progetti partecipanti a livello nazionale all’avviso pubblico per l'ambito 2 - Produzione / Sezione III - Finanziamento per produzione di nuove opere, il Comune di Fermo è arrivato 16esimo, con la copertura totale del contributo richiesto, accanto a realtà di altissimo livello come il Castello di Rivoli - Museo d'Arte Contemporanea, il MAN di Nuoro e il Complesso Monumentale della Pilotta di Parma.
La progettualità del PAC2021 è l’occasione per l’avvio di una collezione d’arte contemporanea che non sia unicamente finalizzata alla creazione di un insieme statico e ‘chiuso’ ma alla raccolta di opere che entrino in stretto dialogo con collezioni e luoghi preesistenti. In un’ottica più ampia, l’intento è coinvolgere ogni anno e in più occasioni un artista in un diverso luogo della cultura della città di Fermo come i Musei Scientifici o il Museo Archeologico e altri. Per dare avvio a tale progettualità è stato individuato il duo Vedovamazzei per la capacità di dialogare con la storia del passato, attraverso una lettura priva di retorica ed ironica, semplice ma non semplicistica, volta a far sorridere e demistificare la figura dell’artista, quello del passato e quello contemporaneo. Vedovamazzei sono stati altresì scelti poiché hanno già lavorato nella città di Fermo nell’estate 2021, con un intervento pubblico temporaneo ovvero attraverso il posizionamento di un neon sulla facciata di Palazzo Brancadoro e la realizzazione di un’opera dedicata alla città di Fermo (collezione privata).
Scheda artisti
Vedovamazzei è un duo formato dagli artisti Simeone Crispino (Napoli, 1962) e Stella Scala (Napoli, 1964). La coppia lavora insieme a partire dal 1990 e sceglie il proprio pseudonimo traendo ispirazione da una targa scovata nei vicoli partenopei. Le due parole presenti sulla targa vengono fuse in un unico termine come segno di inclusività e sintesi di due personalità in una sola. Da sempre la coppia non ha mai posto limite alla serie di medium artistici con cui operare, dando in ogni progetto vasto spazio alla sperimentazione. Vedovamazzei oggi lavora a Milano, muovendosi sia sul piano nazionale sia su quello estero.
Le opere di Vedovamazzei hanno sempre suscitato una grande ammirazione ed empatia, basti ricordare l’ormai mitica casetta di Buster Keaton, dal film One week, che gli artisti hanno ricostruito in scala 1:1 e che, in ogni mostra o contesto sia stata esposta, ne è divenuta immagine iconica e rappresentativa. Le loro opere affrontano tematiche eterogenee, filtrate dal loro sguardo ironico e realizzate attraverso l’utilizzo di una vasta gamma di media, che spaziano dalla scultura alla pittura, dall’installazione alla fotografia.
Le loro opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private, nazionali e internazionali, come MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XX secolo di Roma, MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna, MADRE Museo d’arte contemporanea Donna Regina di Napoli, GAMeC Galleria d’arte moderna e contemporanea di Bergamo, FRAC Fond Régional d’Art Contemporaine, LanguedocRoussillon, Montpellier, France.
Matilde Galletti
Matilde Galletti (1979, vive e lavora tra Porto San Giorgio e Milano), specializzata in storia dell’arte contemporanea, è storica d’arte, critica e curatrice, docente di ruolo di prima fascia di Stile, Storia dell’arte e del Costume presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Si è occupata di poesia visuale, lavorando, tra le altre cose, all'archivio di Anna Oberto a Genova e della catalogazione dell’archivio di Arrigo Lora-Totino, ora di proprietà della Fondazione Morra di Napoli. Ha collaborato con gli Archivi Gerardo Dottori di Perugia (2007-2008), dove si occupava di archiviazione e collaborava allo svolgimento delle differenti iniziative organizzate dall’istituzione. Ha collaborato con l’associazione a.titolo di Torino, con la rivista “Titolo” (2006-2013). È stata advisor per il Premio Matteo Olivero, città di Saluzzo (CN). Ideatrice e curatrice di Karussell - arte contemporanea, progetto che si occupa di diffondere l'arte contemporanea nella provincia culturale delle Marche del sud attraverso la riscoperta e valorizzazione di luoghi storici dimenticati o privati. È ideatrice e curatrice di L’Approdo, residenza d’artista e project space visibile 24/7 all’interno del Marina di Porto San Giorgio, dove gli artisti sono invitati a lavorare sul patrimonio materiale e immateriale legato alla civiltà marinara. Per i suoi progetti lavora con artisti emergenti, sostenendone progettualità e ricerca: ha curato mostre di Alice Visentin, Andrea Romano, Lula Broglio, Giovanni Oberti e altri. È incaricata della gestione, revisione e aggiornamento dell’archivio dell’artista Mario Airò.
Il progetto è vincitore del “PAC2021 - Piano per l’Arte Contemporanea” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
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