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Nato in Argentina, con l'Italia nel cuore. A Porto San Giorgio una delegazione di figli di emigrati

PORTO SAN GIORGIO - Un vero ritorno alle origini. E' quello vissuto nei giorni scorsi da Daniel Alberto Nicolino, argentino di Serrano (nella provincia di Cordoba, a 550 chilometri da Buenos Aires), che nei giorni scorsi è stato ricevuto in Comune dal sindaco Nicola Loira e dal suo vice Francesco Gramegna. In visita, insieme a Nicolino, una delegazione composta da un politico, un parroco e un medico.

Sono numerosi i discendenti di cittadini sangiorgesi che oggi vivono a Serrano. Tra loro, appunto, Daniel Alberto Nicolino, il cui nonno materno nel 1917 lasciò la città per emigrare in Argentina. “Da noi - ha spiegato Nicolino durante l'incontro - ci sono cognomi come Fortuna, Postacchini, Pennacchietti e molti altri; mio nonno ha sempre rimarcato la sofferenza della partenza dalla sua terra d'origine”.

La nonna si chiamava Ida Giammarini, la madre Rosa Carolina Andrenacci. L'incontro è servito anche per porre le basi per un futuro gemellaggio, “per far rifiorire l’amicizia e la fraternità tra le nostre due città, dalla cultura e origini comuni”, ha detto padre Gabriel Rodriguez Martina.

“E’ stato commovente - il commento del sindaco Loira - ascoltare il racconto che Daniel Alberto Nicolino ha fatto del nonno, un racconto sentito, di cuore, che mi ha rappresentato il dolore che hanno provato i nostri antenati quando hanno dovuto lasciare la città per emigrare, sapendo che non sarebbero più tornati indietro”. L’incontro si è concluso con un reciproco scambio di doni.

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