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Mare inquinato, esteso a domani il divieto di balneazione. Arpam: colpa delle forti piogge. Cecchetti: "Comuni senza deputatori hanno grande responsabilità"

CIVITANOVA MARCHE - E' stato prorogato fino a domani il divieto di balneazione nel tratto di mare davanti all'ex cantiere Sefa. Si fanno ancora attendere, infatti, i risultati delle analisi condotte dall'Arpam sui campioni d'acqua che, in un primo momento, avevano segnalato il superamento dei valori limite di alcune sostanze inquinanti.

Il direttore dell'Arpam Gianni Corvatta - fa sapere il Comune - ha comunicato che i risultati certi si avranno domani mattina, ma ha anche fornito le prime rassicurazioni sulla situazione, in base ad un primo screening che sembra andare verso un'evoluzione positiva della criticità. La comunicazione dei risultati avverrà sia per posta certificata sia per fax alla Polizia municipale, in modo da inviare un immediato comunicato sia alle autorità che agli operatori coinvolti.

Da parte sua, l'Arpam sostiene che le cause dei parametri fuori dai limiti non siano da addebitare a nuovi sversamenti da parte di privati o allevamenti, ma alle forti piogge cadute nei territori dell'interno, che hanno fatto aumentare la portata del Chienti. Inoltre, a causa di particolari condizioni meteo-marine, l'acqua del fiume, invece di diluirsi verso il largo, è stata spinta verso nord e sottocosta, determinando la non balneabilità.

“Purtroppo - ha spiegato l'assessore all'Ambiente Cristiana Cecchetti - Civitanova soffre le conseguenze dell'assenza di depuratori di diversi Comuni a monte del Chienti. Questione annosa, della quale l'Amministrazione comunale chiede conto ai Comuni che sono sprovvisti dei dispositivi di depurazione. Un fatto molto grave che assolutamente va discusso e risolto al più presto perché provoca danni alla salute e all'ambiente”.

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