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Musicisti dietro le sbarre. Concluso il primo percorso musicale nel carcere di Fermo

FERMO - "Sì è conclusa oggi una fantastica esperienza nel carcere di Fermo. Abbiamo passato parecchi mesi insieme ai detenuti suonando ma sopratutto parlando con loro. Spero di rivedervi fuori da quella 'casa'". Così il batterista Michele Sperandio ha chiuso il primo percorso di musica nella casa di reclusione di Fermo. Con Sperandio, anche un altro docente della scuola di musica "Cantiere Musicale", il chitarrista Gianfilippo Fancello.

I detenuti hanno partecipato agli incontri, di sabato, cercando di ritrovare gesti antichi, rimettendosi in gioco, trovando armonia e intesa con i docenti, in un momento che porta sollievo."Da parte nostra - sottolinea Sperandio - tutta la riconoscenza per la direttrice del carcere, Eleonora Consoli, che ha creduto nel progetto, e all'area trattamentale che ci ha supportato in ogni modo. Oltre che agli agenti di Polizia Penitenziaria che ci hanno consentito di operare in tutta serenità. E' stato un momento di grande impatto emotivo, ci siamo messi in gioco con umiltà, solo per portare qualche momento di leggerezza in una situazione per il resto molto difficile. Speriamo di poter ripetere e migliorare sempre questa esperienza che ci ha davvero arricchiti".

Quello di musica è un nuovo percorso che si aggiunge ai corsi di ginnastica, informatica, per pizzaioli, alla pet therapy e agli incontri per la realizzazione del giornale del carcere; tutte iniziative che mirano al reinserimento sociale dei detenuti.

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