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L'importanza di stare insieme

L'importanza di essere animali sociali

Strana cosa: l’uomo vive sempre immerso in una sorta di contenitore. Per i primi nove mesi è la madre che lo porta al suo interno; poi è la terra che, con la sua atmosfera, il suo calore, lo avvolge e lo protegge e gli permette di vivere. E se questo accade da un punto di vista fisico, anche da un punto di vista psichico e sociale le cose non stanno tanto diversamente. L’uomo è un animale sociale, ha bisogno per vivere, di relazioni con i suoi simili e con il mondo che lo circonda. L’isolamento, la solitudine, quando non espressamente ricercate, sono condizioni che mortificano la vita, la rendono pesante, quando poi non sono portatrici di vero e proprio disagio. Per capire l’importanza delle relazioni sociali basta guardare quello che fanno i bambini: per un bambino è naturale ricercare la compagnia di suoi coetanei per inventare giochi e per delineare i primi abbozzi di una vita sociale che si svilupperà negli anni. Insieme giocano, ridono, qualche volta studiano, magari litigano e talvolta piangono, ma lo fanno spontaneamente, senza che nessuno li forzi o li indirizzi in un senso o nell’altro. Chiamiamola la “forza del branco” ma, di fatto, quella del passare del tempo insieme, per i bambini prima e per i giovani poi, da sempre è stata una delle migliori e più efficaci scuole di vita. La gestione delle dinamiche e delle interazioni con gli altri vengono provate e perfezionate molto efficacemente in questa sorta di arena che va dalla fanciullezza all’adolescenza e il progresso nella maestria di padroneggiare le “abilità sociali” passa, volenti o nolenti, anche attraverso un minimo ammontare di “dolore”. Oggi come oggi, con l’avvento di un universo digitale, parallelo a quello reale, che avvolge giovani e non, e provoca un distacco dalla vita reale in alcuni casi estremamente marcato, la necessità di riportare le persone con i piedi per terra, di farli uscire da un isolamento totale in cui l’alterità è mediata da uno schermo, è una necessità quanto mai urgente. Quando parlo con mio figlio sedicenne, rimproverandogli “la sua vita con un braccio solo” in quanto l’altro è destinato a tenere perennemente in mano lo smartphone, ripeto come un mantra una frase: che la vita è una sorta di gelateria dove tu gratis puoi prendere tutto il gelato che vuoi, ma i gusti non li puoi scegliere; quindi, se non ti abitui a mediare, a scambiare informazioni, a socializzare per ottenere qualche cosa di diverso, se ti è toccato il gusto Puffo di un bel blu profondo te lo tieni per tutta la vita e zitto, anche se non ti piace. Quindi, per concludere, ben vengano tutte quelle iniziative che spingono giovani e giovanissimi a ritornare ad aggregarsi, dal vivo, a guardarsi in faccia mentre si parlano, a sentire la pioggia sul viso o il calore del sole sulla pelle. Perché, per chi non lo sapesse, questa è la vita vera. Qualche volta si prenderà una cantonata, si sbaglierà giudizio su una persona, si proverà delusione, ma comunque tutto serve ad arricchirsi perché quello che fa grande l’essere umano è la capacità di saper sfruttare la propria esperienza.

Daniele Maiani



I giovani e la street art

“Fermo Urban Museum” è un progetto di aggregazione giovanile che si propone di favorire lo sviluppo di competenze artistiche e di sensibilizzazione sociale/civica nel mondo giovanile fermano, utilizzando una comunicazione efficace che si basa sulla “street art”, intesa come strumento di valorizzazione culturale del territorio. E’ portato avanti dall’associazione Giovani, Territorio e Cultura, con il Comune di Fermo e la collaborazione del Liceo Artistico, del Cooordinamento Oratori Fermani, del Gruppo Giovani Valdaso e dell’associazione “Il Cielo sopra Berlino”, ed è cofinanziato dalla Regione Marche e dal Servizio Civile Nazionale. Progetto nato dopo aver aderito ad un bando regionale. F.U.M. a lungo termine intende realizzare un nuovo percorso artistico della Città di Fermo “a cielo aperto”, un museo di arte urbana con tanti punti d’interesse quanti sono i murales e graffiti realizzati. Si vuole ideare un itinerario artistico/ culturale innovativo e differente da proporre ad un nuovo target di utenti interessati all’arte contemporanea. La scelta della Città di Fermo è data dalla sua funzione di polo di attrazione territoriale e identità di luogo di produzione del pensiero grazie alle strutture scolastiche e culturali presenti, riesce a raccogliere un rilevante bacino giovanile. Il progetto svilupperà un format con numerose iniziative teorico/ pratiche itineranti sulla “street art”. Il target di giovani a cui è diretto è molto amplio e raccoglie perfettamente la fascia di età 16 – 35. Collaborano al progetto il Liceo Artistico per le attività formative ed informative (A lezione di murales), il “Ricreatorio San Carlo” (Digital editing) utilizzando l’aula multimediale per un workshop sul videoediting; invece per le attività artistiche “informali” (A scuola dallo Street-Artist) sono state individuate alcune aree all’aperto dove realizzare i murales e contemporaneamente insegnare le tecniche della disciplina pittorica della street art . “Arricchiremo la città di punti d’arte in vari quartieri, murales che saranno uniti attraverso un itinerario particolare per creare un tour lungo questa forma d’arte contemporanea straordinaria - dichiara l’assessore alla cultura Francesco Trasatti -. Partiamo da questo interessante progetto per poi allargarlo ad artisti singoli, scuole, gruppi di giovani, per dar vita ad un’opera collettiva lungo il percorso cittadino”. “Varie saranno le azioni proposte – spiega Giulio Vesprini, direttore artistico del progetto F.U.M. -, inizieremo dall’esecuzione di un murales sul muro del Liceo Artistico ad opera di importanti artisti. Per far ciò coinvolgiamo i ragazzi del Liceo, organizzando tra aprile e giugno e poi tra settembre e ottobre workshop sulla street art e i più bravi lavoreranno come assistenti dell’artista al muro. A ciò affiancheremo l’attività di video editing e fotografia inerente l’esecuzione del murales. Anche per questo ci sarà un workshop, percorso formativo che porterà alla realizzazione di video e foto riguardanti la street art”. Giovani protagonisti, dunque, di un progetto artistico che poi, come detto, andrà avanti nel tempo portando la street art in vari punti della città, creando un maxipercorso urbano con sicure ricadute dal punto di vista turistico.



Educare mentre ci si diverte

Tra le opportunità di crescita sociale e culturale dei nostri giovani una parte importante spetta agli oratori, centri di aggregazione giovanile creati dalla comunità cristiana. “Gli oratori costituiscono una risposta alle tante richieste del mondo giovanile – spiega Don Michele Rogante (foto), direttore del Ricreatorio San Carlo di Fermo, nonché presidente del C.O.F., Coordinamento degli Oratori Fermani -, ma non la sola. Importante in tal senso è anche il lavoro svolto dalle parrocchie con vari gruppi e movimenti che propongono attività e costituiscono dei punti di incontro per i giovani. L’elemento arricchente degli oratori è dato dal fatto riescono ad aggregare anche i ragazzi più “lontani” da un percorso di fede già avviato. L’oratorio, pur avendo comunque un’anima legata alla fede, è anche un luogo di frontiera dove viene accolto anche il ragazzo che ha semplicemente voglia di stare insieme ai suoi coetanei, divertirsi. In tal modo il giovane entra in un contesto, è coinvolto da uno stile”. Che cos’è in sostanza l’oratorio? “Lo potremmo descrivere come un luogo, una piazza, dove i ragazzi si ritrovano, si sentono a casa, ottengono risposte alle loro esigenze di socializzazione e di scoperta. Si organizzano, soprattutto nel pomeriggio, attività ludiche e sportive, giochi, in alcuni casi si va oltre, mettendo su servizi di aiuto compiti. Insomma, l’oratorio è un grande contenitore in cui si pensano e poi si realizzano progetti, con un’attenzione legata alla fede: il gioco ti educa, ti lancia dei messaggi. Stiamo andando verso l’estate e molti oratori organizzano i gruppi estivi che prevedono gioco pomeridiano e momenti di preghiera a tema, puntando così anche alla crescita spirituale dei ragazzi. E’ un’attenzione in più: vieni educato mentre ti diverti”. Quanti oratori ci sono nella diocesi di Fermo? “Abbiamo circa 25 oratori sparsi in tutto il territorio, dalla costa all’interno. In genere il responsabile è il parroco di riferimento, poi in ogni oratorio viene proposto di creare un piccolo consiglio, c’è quindi un coordinatore scelto dal parroco che crea una squadra. Questa è la linea organizzativa che stiamo facendo passare come Coordinamento degli oratori. Per quanto riguarda i ragazzi, spesso in oratorio confluisce chi già frequenta la parrocchia, è però anche vero che alcuni oratori fanno proposte che possano attirare giovani non legati alla chiesa. D’altronde è questo il messaggio di San Filippo Neri che, a Roma, andava a togliere i ragazzi dalla strada, proponendo loro un momento di educazione, di preghiera e di fede, di svago. Questo esempio è sempre valido, l’oratorio come centro di unità e di dialogo anche con chi non è credente, senza però perdere la propria “anima” legata alla fede”. La parola d’ordine è dunque incontro? “Si, soprattutto nell’era digitale che stiamo vivendo, che favorisce purtroppo l’isolamento dei ragazzi, fondamentale è ritrovare spazi in cui ritrovarsi, giocare e lavorare insieme, mettersi in gioco”. A chi ci si può rivolgere per entrare in contatto con un oratorio? “Il primo step può essere rivolgersi alla propria parrocchia, per sapere se c’è l’oratorio. Comunque se ci si vuol rendere conto dell’universo degli oratori che ci circonda, dove sono e cosa propongono, c’è il Coordinamento Oratori Fermani, una realtà pastorale che mette in rete gli oratori. Esistono un sito internet (www.oratorifermani.it) e una pagina facebook dove trovare le risposte a queste domande”. Cosa fa il Coordinamento Oratori Fermani? “Il Coordinamento diocesano degli oratori, nato nel 2008, è un organismo del servizio di pastorale giovanile che collabora con le comunità parrocchiali nella progettazione, nella realizzazione e nella messa in rete degli oratori. Cura in particolar modo il monitoraggio degli oratori parrocchiali, il loro coordinamento, la formazione degli educatori ed animatori, il rapporto con le istituzioni. Lavoriamo molto sulla proposta formativa, sia per uniformare le scelte d’azione e seguire tutti una strada comune, sia per sostenere quegli oratori che da soli non avrebbero potuto pensare alla propria formazione. A tal fine organizziamo incontri, convegni su temi particolari, momenti di festa e aggregazione tra oratori. Quello che sta funzionando è un concorso legato ai presepi: proponiamo agli oratori di realizzare un presepe e di partecipare ad una gara e questo ci permette di andare a trovarli e a loro di sapere quello che fanno gli altri. Recentemente abbiamo sviluppato un’iniziativa estiva: sul tema della favola di pinocchio alcuni oratori si sono confrontati e hanno pensato insieme a quali attività proporre, quali messaggi far passare”. Obiettivi futuri dell’oratorio? “Rispondere sempre più e meglio ai ragazzi, intuire anche i bisogni che non ti dicono. Occorre coinvolgerli, metterli al centro di un progetto e responsabilizzarli”.

Alessandro Sabbatini



Urban play: arte di strada, cultura e sport nel segno della riqualificazione

Reduce dall’ultima serata dedicata al cinema d’essai, l’Associazione Culturale Urban Play di Monte Urano inizia a pensare alla stagione calda. “Stiamo valutando se organizzare qualcosa in estate, un mini festival o anche una sola giornata di eventi, probabilmente verso agosto e settembre. Per quattro anni abbiamo realizzato lo ‘Urban Play Live art Festival’, negli ultimi anni siamo stati vincolati dal terremoto, che ha reso inagibili case del centro storico, dove si svolgeva la manifestazione. Inoltre, abbiamo organizzato un evento sportivo di cui il protagonista è il basket” dice Andrea Vitali, presidente dell’associazione. Costituita nel 2013, è nata con lo scopo di riqualificare gli spazi urbani attraverso le arti. I progetti sono rivolti da una parte alla cultura, alle arti e allo sport, dall’altra all’impegno sociale e al volontariato. “Quest’anno abbiamo anche aggiunto un evento collaterale alla rassegna dedicata al cinema d’essai, con la presenza del regista. Durante l’ultima serata era presente Daniele Gaglianone che ha realizzato il cortometraggio “Granma” dedicato al tema dell’immigrazione” sottolinea. La maggior parte degli attivi nell’associazione proviene da Monte Urano e da Sant’Elpidio a Mare e sono aperti a collaborazioni con altre realtà e Comuni, come nel caso di ‘#Tag- Territori in rete, Arte e Giovani a confronto’ in cui veniva incentivata l’arte di strada, attraverso la realizzazione di murales. “Abbiamo contribuito alla stesura del progetto. Avevamo già partecipato ad altre iniziative del Comune di questo tipo, in collaborazione con l’Ambito Territoriale e il Centro di Aggregazione Giovanile. Osserviamo sempre quello che succede intorno a noi, siamo aperti a nuove collaborazioni, che valutiamo di volta in volta. Solitamente guardiamo ai fondi regionali a disposizione, ma, se dovesse capitare l’occasione, siamo aperti anche ai bandi europei – continua Vitali - . Agli eventi c’è stata partecipazione, specialmente al festival. Per ciò che riguarda le serate di cinema, la fascia di età è un po’ più alta. La cittadinanza solitamente si avvicina quando l’evento è alle porte, più strutturato mentre lo fa meno nella fase delle idee”. Le attività si rivolgono principalmente ai giovani ed è possibile associarsi contattando l’associazione tramite Facebook nella pagina Urban Play o all’indirizzo email urbanplay.e@ gmail.com.

Silvia Ilari



Settore giovanile AFC Fermo: non solo calcio giocato

“AFC Fermo non opera selezione all’atto dell’iscrizione, non si interessa del risultato sportivo. A tutti i giocatori viene data la possibilità di allenarsi divertendosi e di giocare nel fine settimana. Tutti gli istruttori della Scuola Calcio sono dotati di licenza secondo quanto previsto dalla Norme Federali ed il “Firmum Village” è il primo campo in erba sintetica della Città di Fermo e ancora oggi in assoluto il più frequentato”. Le slide di accesso del sito internet della Società AFC Fermo, dal 2010 (seppur con una storia cinquantennale alle spalle) sodalizio leader nel panorama del mondo dei Settori Giovanili regionali, recitano questo. Poche righe, che descrivono alla perfezione etica e modus operandi vigenti in una struttura dove un gran numero di Dirigenti, Tecnici, Istruttori, giocatori e collaboratori hanno negli anni saputo ritagliarsi uno spazio importante, finendo per trasmettere a schiere di giovani valori non secondari. E non solo dal punto di vista calcistico. “Essendo Scuola Calcio d’Elite, che è il più alto riconoscimento concesso dalla F.I.G.C. ai Settori Giovanili delle Società Dilettantistiche – ci confida Paolo Paniccià, Responsabile dell’Attività di Base della stessa AFC, insieme all’ex calciatore della Fermana Calcio Massimo Perra – la Federazione pretende annualmente lo sviluppo di progetti. Quest’anno ad esempio, proprio dal punto di vista Socio/Educativo abbiamo messo in atto pratico un progetto di collaborazione con la Dottoressa Cristina Marinelli, Psicologa dello Sport, che ha tenuto un seminario su “Autonomia, responsabilità ed Autostima del ragazzo”, finalizzato alla crescita dello stesso attraverso la ricerca di percorsi tesi ad una sua maggiore autostima. Con il Dottor Domenico Cognigni invece – prosegue Paniccià – si sono evidenziate tematiche riconducibili all’aspetto nutrizionale dell’atleta. Ed a seguire, tutta una serie di incontri di tecnica calcistica, percorsi di Psicomotricità (in collaborazione con il Professor Matteo Della Sciucca) e di etica comportamentale, che hanno lo scopo di favorire la crescita del ragazzo non solo dal punto di vista tecnico/ agonistico. A tal proposito, è stato molto interessante il seminario riguardante i rapporti da intrattenere, in corso di gara, con i giudici della stessa, intitolato: “Gli arbitri giocano insieme a noi”, finalizzato a stimolare un rapporto collaborativo con chi è chiamato a prendere le decisioni. A tutti gli incontri abbiamo riscontrato una grande partecipazione di giocatori e genitori. Gli incontri e i progetti appena rappresentati, sono quelli della stagione sportiva 2017/2018 e sono in continuità con tutte le attività analoghe svolte negli anni precedenti. Tra questi vogliamo ricordare il progetto “il Mondo dei colori” teso alla realizzazione di percorsi favorevoli all’inclusione di ragazzi dal diverso colore della pelle o il progetto di integrazione con la Scuola in cui si è messo a disposizione dell’istituzione scolastica tutto l’ascendente che abbiamo nei confronti dei ragazzi in una inedita ma positiva comunanza tra le diverse agenzie educative che lavorano con i ragazzi”. Il ruolo degli Istruttori: a quale “identikit” deve rispondere chi fa al caso vostro? “E’ sempre la Federazione a raccomandare che questi ragazzi siano affidati a gente qualificata, in possesso di quanti più attestati di idoneità e che abbiano già frequentato corsi in F.I.G.C.. Meglio ancora se Laureati in Scienze Motorie”. I Tornei, le trasferte all’estero ed le varie tipologie di confronto: occasioni per crescere non solamente dal punto di vista calcistico. Ma anche culturale, paesaggistico e relazionale. “Anche in questo caso, stiamo sviluppando un progetto in collaborazione con il C.OO.SS. Marche. Bambini diversamente abili che scendono in campo con gli altri. Tornei all’estero? Siamo stati più volte sia in Spagna che in Germania, prestando sempre grande attenzione al fatto che l’esperienza lontana dal nostro paese deve essere fatta vivere in maniera completa, privilegiando aspetti che non siano solamente il disputare una o più partite. In questi casi, le visite culturali e di valorizzazione paesaggistica rivestono, per noi, un grande valore aggiunto da mettere a disposizione dei nostri tesserati, al fine di aumentare il loro bagaglio culturale e di conoscenze. Infine, mi preme sottolineare il Progetto che stiamo portando avanti con il Comune di Fermo, finalizzato allo sviluppo di una Scuola Calcio targata AFC sui campetti del Centro Sociale di Lido Tre Archi. Il mercoledì, i giovani residenti del quartiere vengono a giocare al Calcio o al Calcio a 5. Tecnici, materiale…al resto pensiamo a tutto noi”.

Uberto Frenquellucci



Giovani protagonisti del proprio futuro con GenerYAction

Per la Provincia di Fermo è arrivato il momento di un vero e proprio “restart”. Dopo la lunga crisi sismica, infatti, si lavora per una rinascita e ripresa fondata sui giovani e sul lavoro. Così l’ente guidato dalla presidente Moira Canigola, vincendo un bando nazionale dell’Anci, ha dato il via ad un innovativo progetto denominato GenerYAction, rivolto ad una fascia di età che va dai 16 ai 35 anni, che mira a stimolare al protagonismo attivo delle giovani generazioni, che rappresentano la linfa per il rilancio e la competitività dei nostri Comuni. GenerYAction cerca giovani che abbiano voglia di “mettersi in gioco” investendo sulle proprie capacità e attitudini per rilanciare il territorio e le sue eccellenze. “L’obiettivo generale - spiegano dalla Provincia - è promuovere l’imprenditorialità locale e la cultura dell’innovazione attraverso un meccanismo incentivante teso a sostenere la nascita di nuove imprese nei territori colpiti dal terremoto e, allo stesso tempo, mettere in rete le amministrazioni promuovendo l’ampia condivisione di servizi, spazi e beni. In quest’ottica si intende stimolare la creazione di un circuito territoriale virtuoso tra giovani, istituzioni e imprese”. Innovazione sociale, prevenzione e contrasto al disagio giovanile: tre linee guida che GenerYAction affronta al meglio con un percorso di sostegno alle attività imprenditoriali innovative e giovanili sviluppate nel territorio di 17 Comuni del Cratere, offrendo servizi di informazione, occasioni di formazione, opportunità di contatti professionali ed incontri di divulgazione sulla cultura d’impresa. Tra le priorità del progetto, la creazione di InformaGiovani itineranti in 5 Comuni (Amandola, Monteleone di Fermo, Montegiorgio, Montefalcone Appennino e Monterinaldo), uno sportello “Fare Impresa” (per una consulenza commerciale e legale), un’attività di comunicazione e diffusione delle attività con il coinvolgimento delle associazioni giovanili del territorio, oltre laboratori e seminari (come quello di apertura a Falerone con due guru del web come Rudy Bandiera e Riccardo Scandellari) e visite alle realtà imprenditoriali della zona (di grande interesse l’incontro dello scorso fine aprile all’azienda agricola Le Spiazzette di Amandola).

Andrea Braconi


A Montegranaro un InformaGiovani che informa tutti

Negli ultimi anni quella dell’InformaGiovani di Montegranaro si è dimostrata una realtà dinamica, capace di proporre iniziative di varie tipologie ed aperte a tutti. “Le scelte che sono state fatte in questi anni – rimarca il consigliere comunale Paolo Gaudenzi – e lo straordinario impegno delle nostre operatrici hanno portato l’Informagiovani a diventare un punto di riferimento per tanti cittadini”. Gaudenzi, coadiuvato da Manuela Gaspari, Cristina Lelli ed Angelica Catini, ha tracciato nelle scorse settimane anche un bilancio dell’attività per il 2017. ATTIVITÀ D’UFFICIO “L’impegno a livello di orientamento lavorativo, in questo momento di profonda crisi, con l’incontro della domanda/offerta, assorbe gran parte delle attività di front office. Da noi è possibile consultare una bacheca sempre molto aggiornata con annunci di lavoro provenienti da privati, aziende, agenzie interinali e dal centro per l’impiego. Inoltre l’operatore aiuta e sostiene l’utente nella compilazione del Curriculum Vitae formato Europass (italiano/ inglese/spagnolo). Diamo informazioni aggiornate relativamente a bandi di concorso pubblici, Servizio Civile Nazionale e Regionale, corsi/concorsi della Provincia e dell’Ambito, corsi organizzati con i Fondi Sociali Europei e progetti di mobilità per l’estero (Europa e non solo) per giovani e non. Nel corso dell’anno 2017 abbiamo dato anche assistenza nella compilazione on line delle domande per il personale ATA. È presente una postazione Internet con consultazione gratuita per siti relativi al lavoro o per ricerche scolastiche ed universitarie. Nelle attività di back office si lavora alla ricerca e stesura di progetti FSE, regionali o provinciali volti ad ottenere finanziamenti pubblici per promuovere, potenziare e finanziare attività culturali, di inserimento lavorativo per i giovani e per le fasce d’età più disagiate. Dopo il trasferimento della sede presso i locali della Biblioteca comunale, supportiamo le attività di front office della stessa e l’operatore dedicato al servizio mensa e trasporti pubblici locali”. UTENZA “L’affluenza giornaliera in presenza è in media di 6-7 persone (stazionaria rispetto al 2016); i contatti telefonici, via e-mail, via social network si aggirano intorno ai 7-8 al giorno. La richiesta prevalente è legata alla ricerca di lavoro e compilazione curriculum. Una buona percentuale è legata anche all’interesse di partecipazione ai corsi serali che organizziamo. Il restante numero di utenti si rivolge a noi per ricerche scolastiche o informazioni legate a progetti/ bandi o iniziative di vario genere da noi promosse. Il canale più utilizzato per contattarci è la rete”. SETTORE FORMAZIONE “Sono state attivate due sessioni di corsi di formazione a Febbraio e Novembre, in orario serale, e comprendevano i seguenti corsi di formazione: corso di cucina (dolci e lievitazione; cucina orientale, cucina vegetariana); corso di trucco; corso di addobbi natalizi. I partecipanti complessivamente sono stati 52 di età compresa tra i 20 e i 58 anni”. SETTORE ARTISTICO - MUSICALE “Abbiamo collaborato con l’organizzazione del Veregra Street Festival 2017 operando all’interno dell’ufficio informazioni e relazioni con il pubblico e fornendo accoglienza e supporto agli artisti di strada. Abbiamo anche supportato l’ufficio stampa e l’ufficio accrediti del festival. È tornato anche in grande spolvero l’evento estivo del Veregra Sound Festival nel mese di luglio, con un’unica data dedicata alla grande musica. In collaborazione con la Croce Gialla Montegranaro abbiamo organizzato il concerto dei Pink Floyd Sound Tribute.” COLLABORAZIONE CON LA REGIONE “L’ufficio Informagiovani Montegranaro è stato parte importante nella stesura del progetto GIF-Giovani InFormati nell’ambito dell’intervento LAB.Accoglienza insieme al Comune di Montegranaro, al Comune di Monte San Giusto, al Cosif e a quattro associazioni locali. Il progetto è risultato assegnatario di contributo da parte della Regione del valore di 50.000 euro e ha dato avvio alle sue attività nel mese di Dicembre per concludersi alla fine del 2016. Il progetto ha visto anche l’inserimento di 3 borse lavoro che supporteranno le attività”. COLLABORAZIONE CON IL CENTRO PER L’IMPIEGO “Stiamo lavorando in rete con tutti gli Uffici Informagiovani del Fermano per rendere il nostro servizio sempre più efficiente e capillare e offrire maggiori informazioni su realtà anche diverse dal nostro comune. La nostra rete ha organizzato diversi eventi in collaborazione con Centro per l’Impiego di Fermo, Provincia di Fermo e Regione Marche per promuovere, informare e diffondere il bano over 30 per l’inserimento lavorativo dei disoccupati”. COLLABORAZIONE CON LE AGENZIE INTERINALI “Si è attivata un’importante collaborazione con l’agenzia interinale Quanta spa di Iesi. Una responsabile dell’agenzia è presente presso il nostro sportello il martedì mattina per effettuare colloqui programmati e non”.

Ultima modifica il Venerdì, 11 Maggio 2018 09:47

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