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Lavoro, il Fermano avvista la ripresa. Calano le ore di cassa integrazione. Di Cosmo (Cgil): "Dati ancora allarmanti"

FERMANO - Sono oltre 4 milioni le ore di cassa integrazione richieste e autorizzate nei primi otto mesi del 2015 nelle province di Ascoli e Fermo. Di queste, 980mila di cassa integrazione ordinaria, 1,2 milioni di cassa integrazione straordinaria e 1,9 milioni di cassa integrazione in deroga. E’ quanto emerge dai dati dell'Inps, elaborati da Ires Cgil Marche. Rispetto al periodo gennaio-agosto del 2014, per il 2015 si registra una riduzione delle ore di cassa integrazione del 32,3%. Allo stesso modo, un calo si osserva confrontando il dato di luglio 2015 con quello di luglio 2014: -36,7%.

Per le singole tipologie di cassa integrazione, per i primi otto mesi del 2015, emergono le seguenti tendenze: le ore di cassa integrazione ordinaria sono stabili rispetto al valore 2014 (+0,7%), con aumenti particolarmente evidenti per i settori del mobile (ore più che raddoppiate rispetto al 2014) e calzaturiero (+33,8%); le ore di cassa integrazione straordinaria diminuiscono del 28,2% rispetto ai primi otto mesi del 2014 (nei settori del mobile e della chimica, tuttavia, si osservano incrementi importanti: per il mobile le ore sono raddoppiate, per il comparto chimica si ha un +25,2%; le ore di cassa Integrazione in deroga diminuiscono del 43,6% per effetto di un calo che interessa tutti i settori.

“I dati della cassa integrazione ordinaria sono sempre allarmanti", dice il segretario della Cgil di Fermo Maurizio Di Cosmo. "Per quanto riguarda la cassa integrazione straordinaria e quella deroga - continua - c’è da fare i conti con le nuove normative che ne ostacolano l’accesso. Dato il contesto, la crisi continua e sempre più c’è bisogno di investimenti con l’ utilizzo efficiente dei fondi strutturali per aumentare la produttività e rilanciare ricerca e sviluppo. E poi, per il Fermano, è urgente il rilancio della domanda interna, dopo gli esempi di quanto sta accadendo per i mercati russi e cinesi”.

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